Denise Pipitone: svolte nella pista valtellinese
Durante la puntata odierna di Ore 14, in onda su Rai 2, sono stati presentati degli sviluppi importanti nella scomparsa di Denise Pipitone. Recentemente, infatti, la redazione del programma è tornata a seguire la pista valtellinese, che segue una voce per cui, anni fa, una bambina presunta rom corrispondeva vagamente a Denise Pipitone. La pista fu battuta all’epoca sommariamente, ed abbandonata con una serie di scuse, ma risulta anche essere una delle strade più solide.
La pista valtellinese su Denise Pipitone poggiava completamente sulla testimonianza di una signora egiziana, Susanna, che aveva raccontato di aver visto una foto che ritraeva una bambina, chiamata Danas, e di quella che sembrava essere sua madre, Shakira. La foto le era stata mostrata da Gijlia, una ragazza kosovara che sembra essere la chiave della vicenda. I giornalisti di Ore 14 sono riusciti, a più di 15 anni da quando si parlò per la prima volta della pista valtellinese, a trovare la ragazza kosovara, alla quale hanno posto un paio di domande. Insomma, la pista valtellinese sembra essere, in questo momento, la più solida, ma non si può escludere che, come per tutte le altre strade battute per trovare Denise Pipitone, scomparsa all’età di 4 anni nel 2004.
Denise Pipitone, Gijlia: “Nessuno mi ha cercata per 20 anni”
Il legale della madre di Denise Pipitone, Giacomo Frazzitta, era presente durante la trasmissione Ore 14, in onda su Rai 2 ed è intervenuto per commentare il ritrovamento di Gijlia, che attualmente risiede in Germania. Secondo Frazzitta è, innanzitutto, notevole che “in meno di una settimana voi che non siete inquirenti avete rintracciato questa Gijlia”, soprattutto dopo che “l’indagine durata diverse settimane” svolta degli inquirenti non ha portato a nulla di concreto.
Ad occuparsi dell’indagine furono, originariamente, i carabinieri di Mazzara del Vallo, località in cui Denise Pipitone viveva, e in tutto il periodo in cui seguirono la pista valtellinese non trovarono mai Gijlia. Lo conferma lei stessa nell’intervista rilasciata ad Ore 14, nella quale dice chiaramente che in vent’anni non è mai stata cercata da nessuno: “perché non mi hanno cercata subito per parlare”, si chiede, “la prima volta” che ha sentito qualcuno parlare di questa vicenda è stata “oggi pomeriggio, quando mi ha chiamato mio zio e mi ha detto che mi cercavano le persone di un programma”.
L’avvocato Frazzitta, però, ci tiene a fare una “riflessione amara, dopo tutti questi anni è chiaro che oggi riuscire vedere quelle immagini di cui parlava l’egiziana è piuttosto complicato”. “Se tutto questo”, continua l’avvocato di Piera Maggio, madre di Denise Pipitone, “fosse avvenuto in quel periodo avrebbe risolto molti dubbi che oggi permangono”. “Qualcuno si deve occupare di questa questione”, sostiene Frazzitta infastidito dalla noncuranza delle indagini originali riguardo Gijlia. Domani, invece, ci sarà l’appuntamento, sempre ad Ore 14, con l’intervista completa alla ragazza kosovara.