Pista valtellinese su Denise Pipione: trovata Gijlia
Ore 14, come promesso al termine della puntata di ieri del programma di Rai 2, è arrivato il momento di sentire la voce e il racconto di Gijlia, la testimone chiave nella pista valtellinese su Denise Pipitone, scomparsa dal 2004. Lo ricordiamo, la pista valtellinese parte da una testimone egiziana, Susanna, che diceva, nel 2005, di aver riconosciuto Denise in una foto mostratale da Gijlia, che lavorava a casa sua. La foto ritraeva una bambina, chiamata Danas, in compagnia della sua presunta madre, Shakira. All’epoca si provò a seguire la pista, ma venne anche presto abbandonata per via di alcuni problemi nel seguirla.
Ora la pista valtellinese su Denise Pipitone e stata riaperta grazie proprio all’intervento di Ore 14, che a quasi vent’anni di distanza dalla testimonianza e dalla foto di Danas è riuscito a rintracciare Gijlia che attualmente risiede in Germania. Durante la diretta di oggi di Ore 14, era presente anche l’avvocato Giacomo Frazzitta, legale di Piera Maggio, madre di Denise, che si è nuovamente detto stupito della facilità con cui la trasmissione abbia raggiunto Gijlia, a differenza degli inquirenti che indagarono a vuoto per mesi sulla pista, abbandonandola.
Denise Pipitone, Gijlia: “Non ho mai fatto vedere quella foto a nessuno”
Insomma, la redazione di Ore 14, in onda su Rai 2, è riuscita ad individuare Gijlia, la ragazza kossovara che nel 2005 avrebbe fatto vedere la foto di Danas (presunta Denise Pipitone) a Susanna. Innanzitutto, Gijlia nella sua intervista a Ore 14 si chiede come mai “mi cercate solo adesso?”, sottolineando come “in vent’anni non mi ha mai cercate nessuno”. Pochi giorni fa avrebbe, sostiene, saputo per la prima volta di Denise Pipitone, quando “mio zio mi ha detto che c’era una trasmissione che mi cercava”.
Su Susanna, Gijlia afferma di averla conosciuta e di aver lavorato con lei “qualche anno fe, forse per due o tre anni, poi non sono più andata”. Tuttavia, interpellata sulla vicenda di Denise Pipitone e sulla foto di Danas, al centro della pista valtellinese, dice che “io non sono quella persona che state cercando”. “Non ho mai fotografato quella signora che non conosco, non avevo neanche il telefonino con la telecamera”, dice Gijlia, “non ho mai fatto vedere la foto alla signora”, riferendosi a Susanna. E proprio qui starebbe la chiave della vicenda, secondo la testimone, “Susanna era sempre bevuta, quando io sono andata a lavorare da lei era sempre a bere”.
Commentando, infine, le parole di Gijlia, l’avvocato Frazzita che segue la madre di Denise Pipitone, Piera Maggio, ha lanciato un importante “grido” d’aiuto alla procura di Milano affinché “apra un fascicolo” per indagare su Danas. Milano perché la pista valtellinese affonda le sue radici proprio nel capoluogo lombardo, oltre che a Bergamo, luoghi in cui Danas sarebbe stata portata dalla sua presunta madre, Shakira, anche lei mai individuata.