Sul caso della scomparsa di Denise Pipitone, i pm di Marsala hanno lanciato un allarme, contenuto nella richiesta dell’archiviazione dell’inchiesta: “C’è un altissimo rischio di ‘inquinamento’ indotto dalle modalità con cui, in modo martellante e asfissiante, le trasmissioni tv e i siti si occupano del caso della piccola Denise Pipitone”. I magistrati, pertanto, hanno deciso di puntare il dito contro i giornalisti, che, a loro dire, contribuirebbero a ingigantire il fenomeno connesso al dramma vissuto in prima persona da Piera Maggio e a favorire, così, la nascita di false segnalazioni, come si legge nel prosieguo della nota, ripresa dalle principali agenzie.
“La vicenda è descritta così in dettaglio che chiunque potrebbe avere il ruolo di testimone. Qualsiasi navigatore del web o spettatore di talk show sarebbe in grado di raccontare tutti i dettagli. Mitomani di ogni sorta e personaggi in cerca d’autore purtroppo si inseriscono indebitamente in questa vicenda ed è forte il rischio che persone innocenti vengano consegnate all’opinione pubblica come mostri da sbattere in galera”.
DENISE PIPITONE, LE NOVITÀ: BEPPE DELLA CHIAVE DENUNCERÀ LA FALSA TESTIMONE PER CALUNNIA
Intanto, nella puntata di ieri della trasmissione “Ore 14”, condotta da Milo Infante e in onda su Rai Due, l’avvocato di Giuseppe Della Chiave, il legale difensore Walter Marino ha annunciato che il suo assistito sta per sporgere denuncia per calunnia contro la donna che ha segnalato di averlo visto in compagnia di Denise Pipitone a Falconara Marittima nel 2004, dopo la sparizione da Mazara del Vallo della piccola.
Successivamente, la redazione del programma ha contattato telefonicamente Sabrina, la figlia di due tunisini che sarebbero stati presenti sulla motonave per la Tunisia “Donatella D’Abundo” (che, oggi, non effettua più viaggi verso la porzione settentrionale del continente africano, ndr) il 2 settembre 2004: la ragazza, dal canto suo, ha totalmente smentito questa eventualità, sottolineando che i suoi genitori non hanno mai preso il traghetto per la Tunisia in quel periodo, in quanto difficilmente i tunisini fanno ritorno nella propria patria durante quei giorni (inizio settembre).