Il caso di Denise Pipitone si arricchisce di un nuovo tassello che nulla avrebbe a che fare con la scomparsa della bambina di Mazara Del Vallo avvenuta 17 anni fa. Come fa sapere Repubblica.it, l’Associazione nazionale magistrati di Palermo ha inviato al Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Marsala una nota in cui chiede di valutare l’apertura di un procedimento disciplinare a carico dell’avvocato Giacomo Frazzitta, legale di Piera Maggio, mamma di Denise. Il motivo sarebbe da ricondurre alle parole che Frazzitta avrebbe pronunciato contro i magistrati, mentre era al telefono con una sedicente testimone del caso di Denise.
Nel dettaglio, Frazzitta diceva al telefono alla teste: “Sono puerili. Perché i magistrati fanno schifo cara signora”. Il legale non era a conoscenza che la telefonata veniva intercettata e proseguiva con la testimone poi rivelatasi falsa: “I magistrati fanno schifo in Italia lo dobbiamo dire e sta succedendo anche nel caso Denise. Se ne stanno andando a indagare la collega. Quale è l’urgenza?”, riferendosi all’inchiesta sulla ex pm Maria Angioni. Dopo la notizia della richiesta del provvedimento disciplinare, si è esposta anche Piera Maggio.
Denise Pipitone, procedimento disciplinare per Frazzitta: intervengono Piera Maggio e Piero Pulizzi
Non solo la mamma di Denise Pipitone, Piera Maggio, ma anche il padre naturale, Piero Pulizzi, con un post social ripreso dalla pagina Instagram di Chi l’ha visto hanno voluto commentare la notizia del procedimento disciplinare a carico del loro legale: “Quale reato ha commesso l’avv. Frazzitta? Qual è lo scopo di tutto ciò?”, si domandano. Attraverso Facebook, i genitori di Denise scrivono: “Prendiamo atto di quanto stia accadendo in questi giorni. Tutto questo ci amareggia ulteriormente. Pensavamo che l’interesse principale fosse la ricerca di Denise e la vera verità su di essa, invece ci troviamo ancora una volta partecipi in vicende che a dire il vero non avrebbero neanche dovuto iniziare”.
La coppia, stretta nel dolore, prosegue nel post social chiedendosi ancora quale sia il reato commesso dall’avvocato Frazzitta ed il motivo per il quale sarebbe stata resa nota una intercettazione parziale, “che in fondo, sbagliata o giusta che sia, di sicuro non è un elemento fondamentale per le indagini di nostra figlia”. Ancora una volta la famiglia di Denise punta il dito contro la scelta di fare ricorso ai media: “Non sarebbe stato più corretto che alcune questioni fossero state affrontate nelle sedi opportune anziché attraverso la stampa? Far alimentare pensieri, ipotesi errate sul giudizio di un bravo e stimato professionista sicuramente poteva essere evitato e di certo non utile se non a creare allusioni sulla sua persona”. Ovviamente non potevano mancare parole di stima nei confronti del legale: “L’avvocato Frazzitta, in questi 17 anni, si è sempre comportato correttamente ha svolto sempre il suo lavoro con onestà, dedito nella ricerca e nelle indagini di Denise. Adesso, dopo questi fatti, è lecito da parte nostra pensare, qual è lo scopo di tutto ciò, questo modo di procedere a favore di chi, di sicuro non il nostro no di Denise”.