Sono trascorsi oltre diciassette anni da quel 1° settembre 2004, quando Denise Pipitone scomparve improvvisamente nel nulla. La sparizione di Mazara del Vallo, provincia di Trapani, è divenuta uno dei fatti di cronaca di punta a livello mediatico, con 500 mila pagine di inchiesta e 30 milioni di euro spesi per l’inchiesta. Tante le voci, le indiscrezioni, le piste battute, ma la verità non è mai arrivata. Ora, invece, ecco la docuserie…
Come riportato da Sette, Corriere della Sera, prossimamente arriverà una serie tv per tentare di fare luce sul caso di Denise Pipitone: a marzo sarà disponibile in streaming su Discovery+ e successivamente in prima serata sulla Nove. Il prodotto porta la firma di Vittorio Moroni, 51enne che vanta un Nastro d’argento come miglior regista esordiente nel 2006, e c’è grande curiosità di conoscere eventuali novità su uno dei casi più dibattuti della storia nostrana…
Denise Pipitone, scomparsa diventa serie tv
Prodotta da Palomar, la docuserie su Denise Pipitone prevede quattro puntate e prende il via da quel famoso 1 settembre 2004, ovvero dalla scomparsa della bambina dalla casa della nonna. «Com’è possibile che una bambina scompaia in pieno giorno, sotto lo sguardo di parenti e vicini? E, se qualcuno ha visto, perché tace da quasi vent’anni?»: questa la domanda che si pone il regista Moroni in apertura della serie tv. Il dramma della madre Piera Maggio si intreccia con la presenza di Anna Corona, ex moglie di Piero Pulizzi, padre di Denise, mentre l’inchiesta ha fatto acqua da tutte le parti sin dalle prime battute, tra pm superstar e mitomani mai domi. Al fianco del regista la sceneggiatrice Simona Dolce, i supervisor Andrea Romeo e Antonio Badalamenti, i montatori Corrado Iuvara e Alessandra Carchedi.