È mattina, siamo in quel di Mazara del Vallo – vicino a Trapani – ed una dolcissima bimba di 4 anni, chiamata Denise Pipitone, sta giocando come molte altre mattine con un cuginetto nel cortile di casa della nonna: nessuno, dalla zia Giacoma che la stava accudendo, fino alla madre Piera Maggio si sarebbe mai immaginato che di lì a poco si sarebbero perse completamente le tracce della piccola. Un copione e una storia che negli ultimi 20 anni tutti abbiamo sentito più e più volte, raccontata dalla stessa madre di Denise Pipitone, dalla zia, dalla nonna, dal padre e da qualsiasi giornalista e che oggi tornerà protagonista della trasmissione Domenica In condotta da Mara Venier.



Tra pochi mesi – esattamente il primo di settembre – saranno trascorsi 20 anni da una delle sparizioni purtroppo più famose in Italia e di certezza ad oggi ce ne sono ben poche; anzi, una sola: nessuno sa che fine abbia fatto Denise Pipitone, se stia bene, con chi si trovi e soprattutto chi ha deciso di strapparla dall’abbraccio di una madre, Piera Maggio, che non ha mai smesso di combattere e non si vuole arrendere all’idea che potrebbe non vedere mai più sua figlia.



Denise Pipitone: l’indagine sulla sorellastra Jessica Pulizzi e il presunto movente di gelosia

Tornando con la mente a quel primo settembre del 2004, oltre alla cronaca della scomparsa di Denise Pipitone sappiamo per certo che la madre, Piera Maggio, non ne è stata informata per almeno un’ora: in quel momento stava seguendo un corso di informatica e appresa la notizia attorno alle 12:30 ha immediatamente mobilitato le forze dell’ordine e le televisioni nazionali. Tutti ricorderanno l’accorato appello televisivo di Piera Maggio, stringendo tra le mani la foto di Denise Pipitone che ormai conosciamo benissimo, in lacrime e sconcertata da una situazione che ancora oggi è oscura e complessa.



I cani molecolari condussero gli inquirenti nei pressi di casa Ghaleb, all’epoca fidanzato di Jessica Pulizzi, figlia del padre biologico di Denise – Piero Pulizzi – avuta dalla relazione con Anna Corona: si ipotizzò un movente legato alla gelosia nei confronti della sorellastra e la sparizione venne legata ad una presunta consegna di Denise Pipitone da parte di Pulizzi a degli ignoti. Una tesi dibattuta in tutti i grandi di giudizio e, infine, smontata dalla Cassazione che dopo 6 anni ha assolto in via definitiva la sorellastra della bambina.

Gli avvistamenti più famosi di Denise Pipitone: da Danas alla russa Rostova

Chiusa la pista Pulizzi, però, le indagini si sono incagliate e a poco sono servite tutte le decine di segnalazioni di bambine che assomigliavano a Denise Pipitone arrivate da ogni parte del mondo negli ultimi 20 anni. Il caso più eclatante e famoso è quello di ‘Danas‘, bambina molto simile alla 4enne di Mazara immortalata in un video dalla guardia giurata Felice Grieco in compagnia di alcuni rom: sono state aperte delle indagini, si è cercato di incastrare la presunta rapitrice ma la pista (forse la più solida fino ad oggi) si è conclusa quando si sono perse le tracce del gruppo e della presunta Denise Pipitone.

Nel 2008 si ipotizzò che la piccola fosse in Svizzera, vicino al confine con la Francia, ma cercando di entrare in contatto con i rapitori questi sparirono nel nulla e – poi – lo stesso anno l’attenzione si spostò su un’altra bambina vista a Kos, poi esclusa dalle indagini con un test del Dna. Infine, nel 2021 si è lungamente parlato di Olesya Rostova, 20enne russa quasi identica alla madre di Denise Pipitone che in tv aveva lanciato un appello per ritrovare la sua famiglia dicendosi vittima di un rapimento da parte di un gruppo di Rom. Nuovo test del Dna e, purtroppo, nuove speranze infrante nel nulla: la ragazza e la bimba scomparsa avevano un gruppo sanguigno differente.