Denise Pipitone, torna centrale la figura di “Danàs“…

Dalla Valtellina e da Sondrio, in qualche modo torniamo a Mazara del Vallo. Ci sono delle cose, che abbiamo trovato nelle carte, che ci hanno fatto fare un salto sulla sedia“. Con queste parole, nella diretta di lunedì 7 novembre a Ore 14, Milo Infante ha introdotto un ampio blocco della trasmissione dedicato alla scomparsa di Denise Pipitone e alle evoluzioni inaspettate che la cosiddettapista valtellinese starebbe riservando nel corso dell’inchiesta giornalistica portata avanti dal suo programma. Secondo quanto spiegato dal conduttore, attraverso le ricerche fatte dalla redazione sarebbero emersi alcuni “punti di contatto” tra il Nord Italia e la Sicilia, in particolare l’individuazione di alcuni nomi che sarebbero importanti nell’alveo delle indagini sulla sparizione della bimba avvenuta nel 2004.



Ci siamo imbattuti – ha spiegato Milo Infante – in un nome che ci ha fatto saltare sulla sedia. Può essere un caso di omonimia, una incredibile coincidenza, poi siamo andati avanti nella nostra ricerca e abbiamo trovato un altro nome che porta direttamente a Mazara del Vallo, quindi sono due i nomi che ci portano lì. C’è una terza strada ancora, che incredibilmente ci porta in Sicilia“. Nella pista valtellinese su Denise Pipitone torna centrale “Danàs“, la piccola protagonista del famoso video girato dalla guardia giurata a Milano il 18 ottobre 2004, e ora l’attenzione si posa sull’identità della zia di Gijlia (la giovane kosovara che nel 2005 avrebbe mostrato foto di “Danàs” a una signora egiziana dopo averle scattate a Bergamo, a margine della scomparsa di Denise, durante una visita proprio a casa della parente). La donna in questione non sarebbe stata ancora trovata, ma dalle carte del Comune emergerebbero particolari inaspettati.



Denise Pipitone, a Ore 14 nuovi elementi sulla pista valtellinese

Secondo la ricostruzione di Ore 14, la presunta zia di Gijliaviveva a Bergamo alta, in una casa popolare” in cui sarebbero state scattate le foto che ritraevano la bambina così “somigliante alla Danàs di Milano” da allertare la signora egiziana a cui la giovane kosovara avrebbe mostrato l’immagine nel 2005. Gijlia, individuata dalla trasmissione, nega le circostanze (dall’aver scattato le foto all’avere una zia in quella città), e la sua versione contrasta con quella della testimone egiziana. Dalle carte del Comune di Bergamo, però, stando al programma di Milo Infante, sarebbe emerso un elemento di potenziale interesse investigativo: “Tra le carte, nelle graduatorie per le case popolari, un nome noto, un nome importante di Mazara del Vallo, di quelli che è impossibile ignorare e non associare alla scomparsa di Denise Pipitone”.



Ritenuta affidabile dai carabinieri di Sondrio“, ha dichiarato Milo Infante, la testimone avrebbe detto di aver visto le foto di una minore che “sembrava la bambina di Milano” e avrebbe fatto nome e cognome della presunta zia di Gijlia. Una persona che non sarebbe stata cercata né identificata. Il conduttore ha poi spiegato che, tra le carte analizzate dal programma seguendo questa pista sulla scomparsa di Denise Pipitone, sarebbe stato trovato qualcosa di particolare che conduce dal Nord alla Sicilia, in particolare proprio a Mazara del Vallo: “un nome che lì non ci doveva stare. Un nome che mai ci saremmo aspettati di trovare in quelle carte“.