A diciassette anni dalla sua scomparsa, la piccola Denise Pipitone continua a far parlare di sé nei salotti televisivi, dove si discute circa il suo mancato ritrovamento da parte delle forze dell’ordine. Un giallo, quello di Mazara del Vallo, che si protrae ormai da tempo e che recentemente ha registrato una richiesta di archiviazione della posizione di Giuseppe Della Chiave e di Anna Corona, dopo che la testimone del nuovo filone d’inchiesta è stata ritenuta inattendibile da parte dei magistrati, che l’hanno interrogata due volte.



Cosa ha dichiarato questa donna? “Quarto Grado”, trasmissione di Rete 4 condotta da Gianluigi Nuzzi, l’ha intervistata: “Nel 2017 Anna Corona è venuta a casa mia e mi ha detto una sola cosa… ‘A picciridda morse’, ovvero ‘la piccolina morì’. Ho riferito tutto quanto alla Procura. Io non ci credevo nemmeno che mi avesse detto una cosa del genere. Poi ho chiesto al mio compagno se l’avesse udita anche lui con le sue orecchie e lui me l’ha confermato: ‘Sì, l’ha detto veramente'”. Come accennavamo in precedenza, l’avvocato di Piera Maggio, il legale Giacomo Frazzitta, aveva quindi consegnato questa testimonianza agli inquirenti, ma secondo i magistrati le affermazioni della donna sarebbero state prive di riscontro e per questo motivo si è proceduto con la richiesta di archiviazione.



DENISE PIPITONE, L’AVVOCATO FRAZZITTA PUNTA SUL MAGAZZINO

Come spiegato nel servizio mostrato da “Quarto Grado”, l’avvocato Giacomo Frazzitta adesso si focalizza su un’altra parola che ha pronunciato la testimone: “Magazzino”. Sì, perché durante la presunta conversazione tra lei e Anna Corona, quest’ultima le disse: “Buttata in mare? Ma chi ha i soldi per prendere una barca, l’avranno buttata in qualche magazzino”.

In seguito, tuttavia, la testimone ha negato di avere mai parlato di un magazzino, ma sempre ai microfoni del programma di Rete 4 aveva dichiarato: “Dopo 15 giorni la signora Corona si presentò a casa mia dicendomi di avere bisogno di 800 euro, perché la sua macchina era rotta e stava aspettando che il vecchio vendesse il magazzino a Carini”. Ma chi era il vecchio? E quel magazzino esiste davvero?