I denti sani dei bambini dipendono anche dal comportamento della mamma durante la gravidanza. I pericoli in cui i piccoli possono incorrere a causa della cattiva igiene orale della donna, come riportato dal Corriere della Sera, sono diversi. In primis, i batteri, che possono essere anche responsabili di carie e altri problemi.



“Se si incoraggia la corretta igiene orale della gestante si riducono i batteri cariogeni nella sua bocca e si ritarda la colonizzazione di quella del neonato, che può avvenire tramite piccoli gesti che comportano uno scambio di saliva, dai baci sulla bocca alla pulizia del ciuccio caduto a terra con la propria saliva, l’assaggio della pappa con lo stesso cucchiaio con cui si imbocca il bambino, la rottura con i denti di un pezzo di frutta o pane”, spiega Luigi Paglia, direttore del Dipartimento di Odontoiatria materno-infantile dell’Istituto Stomatologico italiano di Milano. È per questo motivo che le mamme, prima e dopo il parto, dovrebbero avere delle accortezze.



Denti sani nel bambino dipendono anche da igiene orale in gravidanza: i consigli degli esperti

Gli esperti, come riportato dal Corriere della Sera, consigliano alle donne di curare la propria igiene orale in gravidanza affinché anche il bambino possa avere dei denti sani. “È importante per la futura mamma lavare i denti dopo ogni pasto, meglio con uno spazzolino elettrico per una pulizia più accurata e uniforme, con un dentifricio al fluoro e utilizzare filo interdentale o scovolino almeno una volta al giorno. Non bere acqua subito dopo la detersione per non vanificare l’effetto del fluoro di bloccare la riproduzione di batteri e mineralizzare lo smalto”, queste le raccomandazioni di Maria Grazia Cagetti, vice-coordinatrice del Centro per l’epidemiologia e l’odontoiatria di comunità dell’Università degli Studi di Milano.



E aggiunge: “Quando si scopre di essere incinta è bene prenotare una visita dal dentista se non fatta nei sei mesi precedenti o in caso di gengivite, per rimuovere il tartaro e risolvere l’infiammazione”. Nel primo trimestre, il più delicato perché avviene l’impianto dell’embrione, e nel terzo poiché il parto potrebbe essere imminente, si consiglia di curare solo le urgenze. Il secondo trimestre invece viene considerato il più sicuro per eventuali trattamenti come otturazioni oppure estrazioni.