Bimbo bullizzato dalle maestre, madre denunciata per “violazione privacy”

Lo scorso febbraio una madre aveva denunciato le maestre perché bullizzavano suo figlio di otto anni nella chat Whatsapp con le colleghe, definendolo “sporco”, “pi*la” e “bambino di m*rda”. Accadeva a Pavia e la madre del bimbo bullizzato era anche un’ex collega delle maestre. Aveva fatto la triste scoperta per caso, denunciandola pubblicamente e chiedendo l’allontanamento delle insegnanti. Il tutto si era risolto con la sospensione delle maestre dal loro incarico, destando molta attenzione nell’opinione pubblica, soprattutto da parte dei genitori degli altri bambini iscritti allo stesso istituto.



Nella giornata di oggi, però, una nuova svolta nel caso, che appariva chiuso e (quasi) dimenticato. La madre del bimbo bullizzato, infatti, sarebbe stata formalmente denunciata dalle ex maestre con l’accusa di essersi introdotta “abusivamente” nelle chat, violando la corrispondenza, e quindi la privacy, delle ex colleghe. Ora spetterà alla Procura di Milano, competente per i reati informatici, definire se la scoperta dei terribili messaggi, nei quali bullizzavano suo figlio di 8 anni, sia tacciabile di violazione della privacy.



Bimbo bullizzato dalle maestre, lei lo scopre per caso e denuncia

La vicenda risale a febbraio, ma è stata raccontata dalla madre solamente ad aprile, ai microfoni di “Storie italiane” su Rai 1. In quell’occasione lei aveva dichiarato come il bimbo bullizzato dalle maestre da tempo mostrasse insofferenza nei confronti della scuola, facendole capire che il problema era legato ai comportamenti di alcune maestre verso di lui. Inoltre, le stesse maestre in passato avevano avuto alcuni screzi con la madre del bambino, che avevano portato alla rottura dei rapporti tra le ex colleghe.

In un’occasione casuale, la madre del bimbo bullizzato si trovava a scuola, notando il computer acceso sul tavolo di una delle ex colleghe. Sul pc c’era WhatsApp collegato e una foto del figlio avrebbe attirato l’attenzione della donna, che si sarebbe messa a scorrere la chat, leggendola. Tra gli scambi, c’erano numerose foto di suo figlio di 8 anni, tra cui una scattata mentre era in castigo, alcuni audio e messaggi denigratori. Avrebbe dunque deciso di inoltrarsi tutto il materiale, presentandolo all’Ufficio scolastico regionale e provinciale, che quindi ha scelto di aprire un fascicolo, allontanando le maestre dal loro incarico.