Disavventura del giorno di Pasquetta per la deputata del Gruppo Misto, ex Movimento 5 Stelle, Sara Cunial, che è stata “beccata” dalla Municipale diretta al mare verso ad Ostia: una gita fuori porta verso il litorale romano che ha rappresentato sicuramente un cattivo esempio, visto che Cunial da deputata dovrebbe ben conoscere le regole del lockdown. Il Governo si è ampiamente raccomandato riguardo il rispetto delle misure restrittive, con la quarantena prolungata in Italia per l’emergenza coronavirus, chiedendo di evitare gite fuori porta per la Pasqua che rappresentavano un forte rischio per la diffusione del virus. Sara Cunial è stata invece multata dagli agenti della Polizia Municipale di Roma per aver violato la normativa emanata con i vari Dpcm dal presidente del consiglio Giuseppe Conte. Una incursione inusuale e inaspettata, e altrettanto lo sono state le tentate giustificazioni della deputata, espulsa dal Movimento 5 Stelle e già nota alle cronache per battaglie antivacciniste che in tempi di epidemia di covid-19 possono risultare quantomeno azzardate.
PARLAMENTO CHIUSO PER PASQUA
“Sto girando per motivi di lavoro in quanto deputata,” questa è stata la giustificazione opposta da Sara Cunial alle richieste di delucidazioni da parte degli agenti della Municipale, che non si sono fatti convincere dalla spiegazione estemporanea. Anche perché in questi giorni il Parlamento è chiuso e non sembra chiaro quale fosse l’impegno di lavoro indifferibile che avrebbe portato Cunial a violare il lockdown. Non è la prima volta che un rappresentante del Parlamento è stato pizzicato a violare la quarantena, nei giorni scorsi Valentino Valentini di Forza Italia è stato sorpreso ed ha spiegato, cadendo dalle nuvole, di “non sapere che fosse vietato correre“. Insomma, deputati e senatori non sembrano ancora aver compreso pienamente il momento d’emergenza, al contrario della gran parte dei cittadini che sono rimasti responsabilmente a casa nonostante la Pasqua, col numero di multe e sanzioni comunque limitato in un momento in cui i contagi, seppur molto lentamente, continuano a rallentare.