Desideria Rayner, chi è la moglie di Luigi Lo Cascio moglie + figlio

Luigi Lo Cascio sarà ospite di Serena Bortone nella puntata di oggi, martedì 4 aprile, di Oggi è un altro giorno. L’attore è candidato al David di Donatello 2023 per “Il Signore delle formiche” di Gianni Amelio e in teatro con “Pà” opera diretta da Marco Tullio Giordana, tratta dalle poesie di Pier Paolo Pasolini. Luigi Lo Cascio è sposato con Desideria Rayner, montatrice.



I due stanno insieme da vent’anni: “Come si tiene la cucitura di un rapporto longevo? Semplicemente non ponendosi il problema. Senza un traguardo, ma con l’esserci, l’esserci dentro ogni giorno. Quando l’amore si vive e basta acquista l’inesauribilità dei classici”, ha detto l’attore in una recente intervista sul Corriere della Sera. Qualche anno fa, su Repubblica, Lo Cascio ha ricordato il primo incontro con la moglie: “Mi sono accorto subito che sarebbe diventata una persona importantissima per me. Purtroppo, poi, ho dovuto convincerla che anch’io lo sarei diventato per lei”.



Luigi Lo Cascio e Desideria Rayner: i figli Tommaso Isidoro e Arturo Tito

Luigi Lo Cascio e la moglie Desideria Rayner hanno avuto due figli: Tommaso Isidoro e Arturo Tito, di dieci e otto anni. Sulle pagine di Repubblica, l’attore ha spiegato la particolarità del nome dei due figli: “Non riuscendo a metterci d’accordo, io e mia moglie abbiamo semplicemente scelto un nome a testa: Tommaso Isidoro e Arturo Tito. Immagini le reazioni degli altri, ma fa niente, tanto durano pochi istanti”. I figli, che non hanno mai visto un suo film, hanno insegnato a Luigi Lo Cascio “che non sono io la persona più importante al mondo. È diverso persino dall’amore coniugale, dove resta comunque un briciolo di autoreferenzialità. I figli vengono prima di ogni cosa, persino prima di me stesso. Qualche volta quando loro rientrano dalla scuola e si mettono in soggiorno, li sento parlare e giocare. Io magari sono nello studio a lavorare, ma quel tempo che non passo con loro mi sembra un tempo perduto”, ha detto l’attore al Corriere della Sera.

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