Straziante intervista realizzata dal programma di Rete 4, Dritto e Rovescio, a Barbara Mariottini, la mamma di Desiree, la 16enne che è stata uccisa in uno stabile abbandonato a San Lorenzo, periferia di Roma, dopo che è stata drogata e violentata per giorni. Per quanto accaduto sono stati condannati negli scorsi giorni due africani all’ergastolo, mentre altri due hanno ricevuto pene di 27 anni e di 24 anni e sei mesi, pene che dovevano essere più rigide secondo la mamma: “È stata fatta giustizia? È morta mia figlia, per me erano giusti quattro ergastoli – le sue parole in diretta tv ieri sera – non è stata fatta giustizia completamente”.
Quindi la donna ammette: “Un po’ mi sono rasserenata quando hanno lasciato dentro quello che poteva essere scarcerato. Almeno sono tutti in carcere”. Paolo Del Debbio ad un certo punto chiede se qualcuno avesse potuto fare di più per salvare la figlia: “Lei ha fatto di tutto per aiutare Desirée ma c’era qualcuno che poteva fare qualcosa di più per salvarla”, e la mamma di Desiree Mariottini ha risposto: “I servizi erano tutti attivi, si poteva fare di più ma non sono riusciti ad aiutarmi. Mi ero rivolta anche al Sert, solo che mi dicevano che doveva andare volontariamente, anche se era minorenne dovevo firmare io”.
BARBARA MARIOTTINI, MAMMA DI DESIREE: “HO SCELTO QUELLA MAGLIA PERCHE’…”
La donna ha poi commentato le immagini della stessa al processo mentre indossava la maglia con la foto scattata assieme alla figlia durante un concerto di Vasco Rossi: “Ho scelto quella foto perché ci siamo divertite a quel concerto. Parlo al presente perché sono cattolica, per me Desirée è un angelo, è ancora vicino a me e mi dà forza. Quando sento Vasco è ancora come se siamo insieme”, per poi aggiungere “Amo ricordare Desirée”, spiegando fra le lacrime: “Ci unisce il filo dell’amore”. Il conduttore chiede se per caso voglia dire qualcosa ai condannati: “No, non voglio parlare con loro. Sono dei mostri per me“.