In Germania, come in Italia, è boom di acquisti di dessert proteici, che hanno invaso gli scaffali dei supermercati, ma in molti si stanno domandando se questi sono effettivamente salutari. A parlarne, sulle colonne di Frankfurter Allgemeine Zeitung, è stata Melanie Britz, esperta di benessere, che ha indagato sulla questione, mettendo a paragone diversi prodotti tedeschi di questo genere.



È emerso dai dati infatti che i budini proteici sono entrati nei frigoriferi del 18% delle famiglie del Paese. La percentuale quattro anni fa era dell’8%. Perché? È una domanda interessante. Non sicuramente per il prezzo, dato che in genere costano di più di quelli tradizionali. Il motivo è da ricondurre all’alone “salutare” che li avvolge. Le proteine infatti dovrebbero stimolare la combustione dei grassi, favorendo la perdita di peso. “Pensi di consumare qualcosa di gustoso da un lato e al tempo stesso qualcosa che ti fa bene”, ha spiegato la psicologa nutrizionista Nanette Ströbele-Benschop. In realtà, però, non è del tutto vero.



Dessert proteici sono salutari? La verità sulla perdita di peso

L’analisi dei dessert proteici in Germania ha infatti evidenziato che la quantità di proteine presenti in questi prodotti infatti è in genere molto simile a quella degli equivalenti che non riportano l’etichetta in questione. I produttori sostengono che non sia possibile paragonare delle categorie di prodotti diverse, ma la sensazione è che dietro ci siano più che altro questioni di marketing. Il problema, ad ogni modo, è un altro. “Molte persone non riescono a capire se il 5% o il 20% di proteine ​​siano tante. Pensano semplicemente che il loro corpo ha bisogno di proteine, ma non sa in che quantità”, ha spiegato ancora l’esperta.



Il rischio dunque è di coprire un terzo o più del proprio fabbisogno giornaliero con un solo budino, quando si potrebbe farlo con altri cibi come il pesce, la carne, le uova, i legumi o il latte, nonché con una combinazione di questi. E se l’obiettivo è dimagrire tramite i dessert proteici, anche in questo caso la risposta non è positiva. “Secondo i risultati di diversi studi, una dieta a breve termine (da 3 a 6 mesi) con un elevato apporto proteico porta ad una maggiore perdita di peso rispetto ad un minore apporto proteico. Ma più a lungo si va avanti, l’effetto diminuisce o scompare completamente”, ha rivelato Silke Restemeyer della DGE.