In Europa è iniziata l’epoca degli aerei di linea supersonici, tecnologia che è ufficialmente nata nel 2021, ma ha fatto passi da gigante nello sviluppo portando a sistemi di trasporto sempre più efficienti, veloci ed alimentati con fonti sostenibili come l’idrogeno. La start up svizzera Destinus, promette che entro il 2030 saranno disponibili mezzi che riusciranno a collegare le città europee con il resto del mondo in tempi record. Ad esempio: solo 90 minuti per raggiungere Dubai da Francoforte e 4 ore per atterrare in Australia.



Un progetto ambizioso per il quale la Spagna ha già investito 27 milioni di euro, puntando su questi nuovi sistemi di aviazione per essere in prima linea nel mercato del trasporto turistico ultra veloce. Destinus 3 è il nome del terzo prototipo di aereo ipersonico sviluppato, con il quale la compagnia potrebbe inaugurare una nuova era, già entro la fine del 2023.  I finanziamenti da parte dell’Europa si stanno concentrando sull’utilizzo sempre maggiore di carburanti a base idrogeno liquido, e questo potrebbe rappresentare il futuro dei viaggi in aereo sempre più sostenibili.



Aerei supersonici Destinus 3, primo volo entro il 2026

Martina Löfqvist, manager del gruppo svizzero Destinus, ha dichiarato alla Cnn, in occasione del annuncio del lancio del nuovo prototipo di aereo di linea che “Il successo strategico è stato rappresentato dal fatto che la compagnia ha puntato sullo sviluppo di modelli partendo dai piccoli droni supersonici fino ad arrivare a mezzi in grado di trasportare passeggeri, e questa è anche la principale differenza con altre aziende concorrenti come la Boom Supersonic, che invece, si sono concentrate soprattutto sullo sviluppo di simulazioni“.



Altro punto a favore di Destinus 3 è il carburante, infatti l’idrogeno liquido essendo molto leggero permetterà agli aerei di raggiungere grandi distanze. Questo è l’obiettivo principale di Destinus 3, che per il momento, entro il 2026,  partirà con un viaggio di test con alimentazione tradizionale a cherosene al decollo, per poi cambiare durante il volo, passando all’idrogeno per raggiungere velocità ipersoniche. In futuro la tecnologia potrebbe però garantire viaggi completamente a emissioni zero, totalmente alimentati da idrogeno liquido.