Quanti sono i detenuti italiani all’estero? I dati aggiornati al 2024 ipotizzano che il numero sia aumentato a 2.415 nell’anno in corso, almeno secondo gli ultimi numeri provenienti dalla Farnesina. Si tratta, come spiega Libero, di cittadini con passaporto italiano condannati all’estero o in attesa di giudizio o ancora di estradizioni. Non solo Chico Forti e Ilaria Salis: sono tanti i nostri connazionali che popolano le prigioni di tutto il mondo, in ogni continente del globo.



Gli italiani nelle carceri del Lussemburgo sono tre: ci sono poi anche persone detenute in Algeria, Iraq o Siria. Tanti gli incarcerati in Brasile, Bolivia, Cile, Colombia, Costa Rica, Cuba, Ecuador, Guatemala, Honduras e Messico: più di 200 sono nel Nord America. Tanti all’estero, tantissimi in Italia. Dai tempi di Pannella, il Partito radicale italiano ha posto attenzione sul sistema carcerario: ad oggi nel nostro Paese sono 61mila i detenuti ma la capienza regolamentare delle strutture è di 51.187 posti. Nelle nostre carceri vige un disagio che sfocia spesso in violenza nei confronti degli agenti e di sé stessi, con il numero di suicidi costantemente e tragicamente in crescita.



Carceri, situazione sempre più disastrosa in Italia

Il segretario generale dell’Osapp, Leo Beneduci, denuncia a Libero: “La situazione è devastante nel distretto delle carceri del Piemonte, Liguria, Valle D’Aosta, così come nelle restanti carceri italiane. Il sovraffollamento è spaventoso. Nel carcere di Torino, a fronte di una capienza di circa 1090 detenuti, ne sono presenti circa 1500 e il personale di Polizia Penitenziaria in servizio nel distretto, come nelle restanti carceri, è allo stremo delle forze, non ce la fa più”. Questo provoca di continui disordini, aggressioni agli agenti, proteste ma anche tanti, troppi suicidi.



All’appello mancano circa 12mila unità a livello nazionale. Gli agenti non ci sono e spesso quelli in servizio sono chiamati a fare straordinari che spesso non vengono loro pagati prima che passino anni. Da parte del Governo è arrivata proprio alla vigilia di Pasqua la promessa di un intervento rapido per gli organici e per il rinnovo contrattuale ma la situazione è disastrosa in tutta Italia e ha bisogno di misure concrete e rapide: nel Lazio il tasso di affollamento effettivo arriva al 141%, come spiega Libero, ma a Regina Coeli supera il 180%.