Dramma a Milano dove un agente di polizia penitenziaria si trova in coma, in gravissime condizioni, dopo aver inseguito un detenuto che è riuscito ad evadere. Come riferito da TgCom24.it, un 32enne di origini palestinesi si trovava presso l’ospedale San Paolo di Milano per essere curato dopo un ferimento, e approfittando di un momento di distrazione ha visto una finestra aperta e si è lanciato dal secondo piano, riuscendo a scappare.
Un 28enne poliziotto, nel tentativo di fermarlo, ha a sua volta inseguito il delinquente ma è caduto ed ha sbattuto violentemente la testa. Stando a quanto fatto sapere da Aldo Di Giacomo, segretario del sindacato Spp, il giovane agente avrebbe perso i sensi ed è stato preso in carico nel giro di pochi istanti dal personale sanitario dello stesso ospedale San Paolo: ha subito la lesione delle vertebre cervicali ed è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Al momento si trova in coma ma inizialmente le condizioni dell’agente non sembravano così gravi, al punto che lo stesso aveva raggiunto da solo il pronto soccorso del nosocomio meneghino, prima che la situazione degenerasse.
DETENUTO EVADE DAL SAN POLO DI MILANO: LA DENUNCIA DEL SINDACALISTA
Il detenuto evaso si chiama Mordjane Nazim, ed era arrivato al San Paolo nella serata di ieri, mercoledì 20 settembre, dopo essere rimasto ferito in una lite con alcuni compagni in carcere. Si trovava dietro le sbarre per concorso in rapina, ed era stato portato d’urgenza in pronto soccorso e poi messo in un reparto ordinario, non quello solitamente destinato ai carcerati.
Il sindacalista Aldo Di Giacomo ha spiegato che i tentativi di evasione di detenuti dagli ospedali sono in aumento negli ultimi tempi in Italia: “Nell’ultimo mese in tutta Italia sono stati quattro, tutti sventati – ha raccontato, come si legge su TgCom24.it – c’è un fuggi fuggi dei medici penitenziari perché sarebbero oggetto sempre più di minacce da parte dei detenuti proprio per ottenere un ricovero”.