Molti italiani non conoscono numerosi aspetti fiscali che potrebbero essere a loro favore. Uno tra questi è la detrazione di alcuni interessi del mutuo. Nel migliore dei casi è possibile detrarre fino al 19% del costo sostenuto e su un tetto massimo di 4 mila euro annui.
Il benefit appena descritto non riguarda il mutuo acceso per la propria abitazione, e allora quali prestiti riguarda? Per saperlo dobbiamo osservare i righi presenti nel quadro E, che spaziano dai finanziamenti ipotecari agli interessi per i mutui agrari.
Detrazione interessi di un mutuo: cosa c’è da sapere
La detrazione fiscale permette ai contribuenti italiani di poter ridurre le imposte da versare a patto che questo strumento ammetta certe spese dichiarate nel modello apposito.
A parte l’applicazione sui mutui per la prima casa in fase reddituale è possibile godere di ulteriori benefici per le seguenti operazioni:
- Rigo E7: mutui ipotecari accesi per comperare l’unità immobiliare da destinare ad abitazione principale;
- Rigo E8 – E10: interessi sui mutui ipotecari sottoscritti prima del ’93 per comprare ulteriori immobili, codice 8;
- Rigo E8 – E10: interessi sui mutui contratti nel ’97 per recupero edilizio, codice 9;
- Rigo E8 –E10: interessi sui mutui ipotecari per la costruzione dell’abitazione principale, codice 10 e 46;
- Rigo E8 – E10: interessi relativi a mutui agrari o prestiti, codice 11 e 47.
La compilazione del documento necessario per l’ottenimento della detrazione dev’essere sempre a carico del contribuente italiano, oppure di una figura incaricata (CAF o intermediario fiscale).