Le famiglie italiane hanno sempre potuto contare sulla detrazione IRPEF al 19% in dichiarazione dei redditi. Questo vale sia per le spese ordinarie, sia per quelle sanitarie e mediche. Ad esempio possono essere inserite in dichiarazione dei redditi le visite specialistiche o l’acquisto di farmaci. Ma solitamente la voce di spesa che rappresenta il maggior costo è relativa alle spese odontoiatriche. Quanto è possibile detrarre e a che condizioni?



Detrazione IRPEF spese odontoiatriche: come inserirlo nel modello 730

Le spese odontoiatriche sono spesso molto costose per moltissime famiglie italiane e per questo la possibilità di ottenere almeno il rimborso Irpef al 19% con la dichiarazione dei redditi attraverso il modello 730 costituisce un passo importante per far quadrare il bilancio familiare soprattutto in un periodo come quello che stiamo vivendo, caratterizzato cioè da una fortissima inflazione.



E’ bene precisare che, per poter ottenere il rimborso del 19% delle spese complessive, sarà necessario inserire correttamente le voci di spesa nel quadro E. Dal momento che molto spesso gli studi odontoiatrici sono società private, è opportuno anche che le spese per gli interventi chirurgici e per altre prestazioni professionali, siano regolarmente pagate in modalità tracciata così come indicato dalle precedenti leggi di bilancio. Solo in questo caso infatti la voce di spesa verrà considerata ai fini della detrazione IRPEF.

Detrazione IRPEF spese odontoiatriche: quali spese sono ammesse

La detrazione Irpef spese odontoiatriche o, se vogliamo, il bonus dentista 2023, può essere richiesto da tutti i cittadini che hanno effettuato spese odontoiatriche nei 12 mesi precedenti alla dichiarazione dei redditi. Questa deve essere presentata entro e non oltre il 2 ottobre 2023 e deve riferirsi ad un massimo di voce di spesa di 6.197,48 euro.



Una volta ottenuto il rimborso, il contribuente deve conservare tutta la documentazione per almeno 5 anni ai fini del controllo fiscale.

Come per tutte le spese mediche è necessario che la spesa minima sia superiore alla soglia di 129,11 euro. Se infatti le spese sono inferiori a questa cifra non sarà possibile avere un rimborso in detrazione dei redditi nella quota del 19%.

Per quanto concerne i rimborsi relativi alle spese odontoiatriche in detrazione IRPEF al 19%, è bene precisare che occorre opportunamente provare la motivazione sanitaria, ma non sono ammessi gli interventi ai fini estetici.