Alcune persone hanno approfittato dei bonus edilizi come superbonus 110% e ecobonus, per poter usufruire delle detrazioni e garantirsi una percentuale di guadagno, tuttavia chi ha operato in questa modalità in maniera amatoriale, spesso si è visto negare le detrazioni perché queste venivano trasferite all’acquirente. Come fare dunque per difendersi?
Detrazioni edilizie: cosa accade in caso di vendita dell’immobile?
Salvo i casi in cui non è possibile usufruire di fondi pubblici e rivendere immediatamente gli immobili interessati da detrazioni, è necessario comprendere bene come avviene questo meccanismo. Quando il proprietario di un immobile effettua dei lavori di ristrutturazione che poi sono finalizzati ad ottenere una detrazione fiscale,virgola questa viene attribuita di regola a chi sostiene la spesa poiché è anche colui che usufruisce del bene punto in mancanza di questo requisito infatti le detrazioni non vengono erogate.
Ma può accadere che dopo aver effettuato i lavori e aver ottenuto il riconoscimento della detrazione, l’immobile viene venduto ad un terzo e la detrazione viene dunque negata. Come fare per evitare questa spiacevole sorpresa?
Detrazioni edilizie: come fare per evitare problemi
La scelta sicuramente migliore è quella di annotare la necessità di incassare personalmente la detrazione al momento del rogito e quindi di mantenere la detrazione a livello nominale e non più legandola alla fruizione del bene. In questo modo sarà possibile mantenere l’integralità della detrazione direttamente al contribuente che ha sostenuto la spesa entro il 31 dicembre, vale a dire la fine dell’anno fiscale in cui la detrazione viene riconosciuta.
Se non si facesse così infatti tutte le quote rimanenti verrebbero trasferite direttamente all’acquirente, l’unico modo per fermare tutto questo è specificarlo all’interno del rogito così come evidenziato dalla circolare numero 7 del 2021 dell’Agenzia delle entrate.