Le detrazioni figli a carico 2025 cambiano le regole. Se da un lato il Governo pone il focus su chi è minorenne e affetto da disabilità, dall’altro aspetto il Fisco mette dei paletti per molti contribuenti italiani (vedremo attentamente chi).

Nello specifico il fisco ha voluto riordinare alcuni aspetti burocratici allo scopo di rendere la gestione più semplice e alla portata “di tutti”. Tra i cambiamenti più impattanti rientrano i requisiti anagrafici, i residenti all’estero e la compatibilità con l’assegno unico universale.



Detrazioni figli a carico 2025: cosa cambia?

Sulle detrazioni figli a carico 2025 il fisco sta cambiando le regole. Intanto vi è una estensione dei beneficiari, la cui età massima è passata dai 21 anni passati agli attuali 30 (compiuti). Per loro però, la soglia massima reddituale dev’essere molto bassa (meno di 4.000€ annui).



Con l’arrivo dell’assegno unico gran parte delle detrazioni fiscali destinate ai nuclei spettanti, sono state radunate in un’unica misura. Le uniche eccezioni fanno riferimento a due condizioni particolari:

  1. Spese mediche: per i figli a carico affetti da disabilità la copertura dei costi inerenti alle cure o all’assistenza, restano detraibili in modo separato.
  2. Reddito inferiore a 4.000€ annui: in questo unico caso il figlio seppur più grande di 21 anni ma entro i 30 anni d’età, può essere ammesso nelle detrazioni.

Detrazioni figli affetti da disabilità

Resta il principio di applicare le detrazioni fiscali ai figli disabili e in questo caso senza tener conto dell’età anagrafica. Tra i costi detraibili rientrano quelli sostenuti per l’assistenza personale, per la sanità e per gli strumenti tecnici.



Tale scelta è significativa, visto che lo Stato intende sottolineare la sua volontà di aiutare le famiglie con evidenti difficoltà (soprattutto laddove ci siano disabilità di ogni natura).

Detrazioni per i figli all’estero

Un cambiamento drastico che avverrà nel 2025 per chi fino ad oggi ne poteva godere, riguarda le esclusioni delle detrazioni per i figli a carico dei cittadini extracomunitari (coloro che non si trovano nell’Unione Europea).

L’unica penalizzazione – almeno attualmente – che sembra essere stata applicata alle detrazioni delle famiglie con i figli a carico.