In Italia siamo sommersi da detrazioni fiscali di diversa natura e ognuna con degli scopi specifici e variegati. Una delle ultime agevolazioni è destinata a coloro che in un determinato anno hanno sostenuto delle spese per assistere disabili e anziani.

La normativa vigente prevede fino uno sgravio fiscale fino ad un massimo di 2.100€ annui che possono essere goduti soltanto da individui che non hanno la possibilità di potersi muovere autonomamente, di prendersi cura di sé stessi e neanche di svolgere delle funzioni contemplate nella quotidianità di ognuno di noi.



Detrazioni fiscali fino a 2.100€ annui: a chi spettano?

Per poter godere della detrazione fiscale che si quantifica in 541€ di benefit è indispensabile soddisfare dei requisiti specifici come ad esempio il grado di parentela con il soggetto che si ritrova in uno stato “non autosufficiente”.

La richiesta può essere presentata sia dal soggetto interessato stesso che da uno dei parenti elencati di seguito:



  • Figli;
  • Coniugi;
  • Sorelle o fratelli;
  • Genitori;
  • Generi e nuore.

Il beneficio fiscale da cinquecento quarantuno euro è totalmente differente dal bonus per badanti e colf che invece permette ai professionisti del settore di poter ottenere una esenzione sulle tasse versate sullo stipendio.

Come fare domanda

Il godimento dei vantaggi fiscali sopra esposti può essere ottenuto preparando adeguatamente la documentazione richiesta dall’Agenzia delle Entrate, che può raccolta in modo autonomo oppure rivolgendosi ad un esperto del settore (tramite un CAF o un commercialista).

I primi documenti fiscali devono riguardare la comprovazione dei costi sostenuti per aiutare il disabile o l’anziano non autosufficiente e un certificato medico che attesti l’effettiva invalidità (il documento può essere redatto anche dal proprio dottore di famiglia).



Infine va allegata – insieme agli altri due documenti- anche la dichiarazione dei redditi sia del soggetto interessato che del richiedente che può essere appartenente allo stesso nucleo familiare o del grado di parentela incluso nella lista.