A Mattino Cinque News si parla delle crisi di numerose banche delle ultime settimane, a cominciare da quella più recente, Deutsche Bank, il principale istituto di credito tedesco. A riguardo il prof Carlo Alberto Carnevale Maffè della Bocconi, ha spiegato: “Bisogna guardare i numeri. Credit Suisse perdeva da anni soldi mentre Deutsche Bank è una banca molto più profittevole e molto più capitalizzata. Ha deciso di non riacquistare le sue obbligazioni subordinate e che il regolatore svizzero aveva azzerato settimana scorsa: ha fatto tremare il mercato. Deutsche Bank si è po’ trovata fra incudine e martello ma è un qualcosa di diverso. In quanto agli americani stiamo parlando di una piccola banca che invece ha gestito male i suoi fondi, sono tre situazioni molto diversi”.



Poi Maffè ha proseguito: “Deutsche Bank aveva delle proprie obbligazioni speciali, sono un cuscinetto fra le azioni e il resto delle obbligazioni, parliamo di obbligazioni proprie. Il mercato ha avuto un po’ paura e quando c’è tensione sul mercati i trader prima vendono e poi fanno le domande, venerdì si sono tutti coperti. In una situazione di questo genere la volatilità è da dare per scontata”. Maffè ha concluso: “Il regolatore europeo in questi 14 anni, dalla crisi Lehman, ha rafforzato le banche europee, ha costretto ad accantonare patrimoni molti più solidi rispetto agli americani, sono molto più solide. La BCE, per quanto sta alzando i tassi, la rincorsa è quasi finita, ha garantito la liquidità: qualsiasi cosa necessaria… figuriamoci alla Deutsche Bank che è la prima banca tedesca, quindi non possiamo parlare di una crisi”.



DEUTSCHE BANK, IL PARERE DI MAFFE’ E SILEONI A MATTINO CINQUE

Si esclude un quarto episodio da raccontare? “Non ci sono le condizioni in Europa. Stiamo sistemando una situazione che va avanti da anni con tassi troppo bassi”. Sul caso della Deutsche Bank è intervenuto anche il numero uno di Abi, Lando Maria Sileoni: “Non ci sarà un effetto domino, sono un po’ in disaccordo sulla situazione di Deutsche Bank, qualche scricchiolio c’era da anni, è la banca che ha tagliato più personale in Europa da 5 anni”.

“Quotidianamente la vigilanza della BCE per i grandi gruppi bancari e anche per la stessa Banca d’Italia per le piccole e medie banche è molto seria. Nelle piccole medio banche la vigilanza è molto attenta e risponde alla BCE. Abbiamo ad bancari estremamente efficaci e sul pezzo”. Sileoni ha concluso: “C’è un solo rischio: oggi l’effetto fiducia è fondamentale, anche i social possono creare danni”.