Sono i giorni della crisi di Governo e non poteva mancare il giudizio di Alessandro Di Battista. Esponente di spicco del Movimento 5 Stelle, l’ex parlamentare ai microfoni de La Stampa ha aperto agli inciuci – riferimento alle trattative con i “responsabili”, o “trasformisti” come dir si voglia – ma ha messo il paletto sull’Udc dopo la notizia dell’indagine sul segretario nazionale Lorenzo Cesa.



«Con chi è sotto indagine per associazione a delinquere nell’ambito di un’inchiesta di ’ndrangheta non si parla. Punto. Tutti sono innocenti fino a sentenza definitiva, ma non tutti possono essere interlocutori in questa fase. Si cerchino legittimamente i numeri in Parlamento tra chi non ha gravi indagini o condanne sulle spalle», le parole di Alessandro Di Battista.



ALESSANDRO DI BATTISTA: “RENZI? PESSIMO SOGGETTO”

«Il governo andava assolutamente derenzizzato perché non è ammissibile che uno che ha il 2 per cento dei consensi si metta in testa di poter dettare legge agli altri», ha spiegato Alessandro Di Battista, che si è detto dunque contento dell’uscita di Italia Viva dal Governo. Renzi«definito pessimo soggetto» – avrebbe voluto votare contro il Governo, secondo il grillino, ma alla fine ha vinto la linea dell’astensione.

Come già evidenziato, Alessandro Di Battista ha “sposato” l’appoggio dei responsabili, basti pensare a Lello Ciampolillo: «Un governo senza Renzi val bene una messa. Quindi ben vengano anche Ciampolillo e la Rossi. Guardi, a mio avviso, l’importante è non stare dietro alle farneticazioni di Matteo Renzi. Continua a dire che il premier Conte ha fatto l’inciucio con Clemente Mastella. Ma che inciucio e inciucio se Mastella non siede neanche in Parlamento! Sono tutte polemiche sterili figlie del peggior renzismo».