“Io non posso fare altro che farmi tre dosi di vaccino e mettere la mascherina Ffp2, ma il tema è che il governo non si è assunto determinate responsabilità e non ha fatto nulla per mantenere bassi i contagi”: così Alessandro Di Battista in tackle sul governo. Intervenuto a Cartabianca, l’ex grillino non ha risparmiato critiche all’esecutivo: “Cambiano le regole ogni settimana perché non sanno cosa fare, c’è totale confusione: è molto puerile, riduttivo e vigliacco prendersela solo con i non vaccinati”.
Nel mirino di Alessandro Di Battista c’è il premier Mario Draghi, ecco il suo affondo: “Draghi è stato trattato come Churchill, quando non sa che cosa fare, non capisce nulla di politica e poco di economia. Non sta rappresentando il migliore, ma il mediocre”. E ancora, a proposito delle difficoltà nel contrasto alla pandemia: “Quando le cose funzionavano Draghi era Dio sceso in terra, quando le cose non funzionano la colpa è di Speranza?”.
ALESSANDRO DI BATTISTA CONTRO DRAGHI
Non c’è da stupirsi, dunque, della contrarietà di Alessandro Di Battista sull’ipotesi Draghi come prossimo presidente della Repubblica: “Draghi al Colle? Questo mai e poi mai, lo trovo poco democratico. Ci sono tante persone che vorrei vedere al Quirinale, Zagrebelsky lo voterei. Con Pera, Berlusconi e Casini io cambio Paese. Trovo assurdo che Draghi oggi possa ambire al Quirinale, sarebbe una fuga, come Vittorio Emanuele III che cerca nel Colle la sua Brindisi”. Alessandro Di Battista ha poi aggiunto: “Il cittadino italiano è confuso da decisioni governative contraddittorie, frutto di una mediazione politica che è correlata al tema del Quirinale. Questo è scandaloso, che si prendano provvedimenti per accontentare i partiti, perché altrimenti Draghi non potrebbe diventare capo dello Stato senza i voti di tutti”.