IL PIANO DI BATTISTA PER LA SCISSIONE M5S: I CONTATTI CON GRILLO E RAGGI

Il grande ex pronto a passare all’azione per lanciare un nuovo movimento che provochi la scissione del M5s: è così che viene immaginato il “piano Dibba”, ovvero la strategia di Alessandro Di Battista in tandem con Beppe Grillo per una “scalata” alla base degli iscritti pentastellata contro l’ormai sempre più “nemico” interno Giuseppe Conte. Dopo le frizioni iniziali sull’Assemblea Costituente voluta dall’ex Premier per rivoluzionare tutto del partito crollato al 10% alle ultime Europee (e sempre più vicino all’accordo sul “campo largo” con Pd e AVS), Grillo è passato all’ultimatum: «nome, simbolo e vincolo doppio mandato sono pilastri inderogabili».



Alla risposta netta di Conte che occorre guardare avanti e non tornare più al passato, la misura per il Garante attuale del M5s è divenuta colma: ieri le dichiarazioni sulla possibile “scissione” qualora il tetto ai due mandati dovesse saltare nelle votazioni della Costituente a ottobre, ma intanto il “piano Dibba” prosegue come viene evidenziato da un’ottima inchiesta dei colleghi del “Tempo” sugli ultimi movimenti dell’ex “uomo di piazza” del Movimento 5Stelle. Grillo avrebbe sentito Di Battista per sondare la possibilità di un nuovo partito-movimento in grado di raccogliere i delusi e scontenti del M5s verso un futuro molto prossimo di scissione da parte dei 5Stelle: oggi a Riva Ligure Dibba interverrà alla presentazione di un libro e sarà nelle prossime ore che che si terrà il presunto e “segreto” incontro fra i due.



Secondo “Il Tempo”, la prima mossa di Di Battista è stata quella di sondare il terreno con l’amica ed ex sindaca di Roma Virginia Raggi, di fatto “scaricata” da Conte nel nuovo M5s: questo sarebbe il “tandem” immaginato da Grillo per riportare in auge i valori cardine del Movimento che fu, provando ad allontanarsi dalla “morsa” del “campo largo” a guida Pd che si prospetta per il Centrosinistra del prossimo futuro.

“GRILLINI” VS “CONTINI”, LA CONTA DENTRO E FUORI IL M5S VERSO LA COSTITUENTE

Se da un lato il “piano Dibba” pare essere pronto per scattare parallelamente alla Assemblea Costituente M5s, dall’altra forse dovremmo cominciare a socializzare con termini “nuovi” per la politica del Movimento: pare infatti che sempre più occorrerà distinguere tra “grillini” e “contini” per evidenziare la distanza sempre più netta tra chi sostiene il “M5s che fu” con il fondatore e Garante Beppe Grillo, e chi invece punta ad un “nuovo M5s” con l’attuale leader e presidente Giuseppe Conte.



Sempre secondo le fonti vicine al M5s del “Tempo”, martedì scorso si sarebbe tenuta una cena super riservata tra Di Battista ed alcuni ex grillini con incarichi anche importanti nel recente passato 5Stelle: dalla ex Ministra del Sud Barbara Lezzi a Danilo Toninelli (convinto che alla fine ci sarà la scissione fra Grillo e Conte dopo la Costituente, ndr), fino all’ex Antimafia Nicola Morra. Della partita “anti-Conte” dovrebbero poi far parte anche i diversi espulsi (tra cui Iannutti e Villarosa) che di recente hanno inviato un documento ufficiale al leader M5s mettendolo in guardia sulle pericolose derive che la Costituente così organizzata potrebbe porre ai “valori” del Movimento. Come segnalavamo ancora ieri, nel “piano Di Battista” potrebbe far capolino anche Davide Casaleggio con la moglie Enrica Sabatini, detta anche “lady Rousseau” ovvero la piattaforma che il M5s usava all’inizio del suo esperimento di democrazia diretta.

La “conta” dei grillini avrebbe poi in dote anche l’ex parlamentare Ue Sabrina Pignedoli, l’ex sottosegretario Carlo Sibilia mentre pare rimanga tra i “contini” l’ex Presidente della Camera Roberto Fico: i retroscena più spinti politicamente danno l’ex membro del Direttorio M5s intenzionato a rimanere con Conte e Gubitosa per avere più chances di presentarsi come candidato Governatore del “campo largo” in Campania al posto dell’uscente De Luca. Con Fico rimarrebbero anche l’ex sindaco di Torino Chiara Appendino a la ex pasionaria Paola Taverna, entrambe finora non intervenute nelle guerra intestina Grillo-Conte sulla Costituente. La scissione pare sempre più vicina, al netto dei tentativi dei “pontieri” pentastellati di evitare una divisione ulteriore ad un Movimento già in difficoltà a livello elettorale: pesano però le parole riferite al “Fatto” dalll’europarlamentare ed ex INPS Pasquale Tridico, il quale ha evidenziato come nel Movimento di prima decidevano solo due persone (Grillo e Conte) e occorre invece dare una virata importante per rivoluzionare il partito.