Se avevamo qualche dubbio sul fatto che fosse tornato con “prepotenza” sulla scena politica Alessandro Di Battista, anche solo le ultime 12 ore possono eliminare ogni qualsiasi residuale resistenza: attacchi in serie a Mario Draghi, Matteo Renzi, Giorgia Meloni, il Partito Democratico, parte del suo stesso M5s, avvisa il Premier Conte sul Mes e infine l’immancabile scontro con l’arcinemico leader della Lega Matteo Salvini. Nella lunghissima lettera inviata al Fatto Quotidiano, il “ribelle” del Movimento ha sottolineato come il Governo non debba per nessuna ragione sottostare al Mes secondo gli aiuti economici Ue per il coronavirus, “avvisando” Conte sui pericoli che una firma del genere potrebbe portare all’Italia (con l’esempio Grecia che “incombe” secondo “Dibba”); ma nelle stesse righe ha attaccato con forza anche l’ala sovranista italiana che pure come lui chiede di non accettare il Mes nei trattati europei.
«Dozzinali conformisti come Salvini e Meloni si fingono populisti per racimolare consensi. Parlano di Nazione sovrana ma quando hanno ricoperto incarichi rilevanti hanno lavorato per indebolire lo Stato centrale a vantaggio di quel sistema liberista che dicono di voler combattere». Lo schema è il solito: Meloni non conta nulla, Salvini è come Renzi e il M5s deve guardarsi dall’abbraccio “mortale” con il Pd: su questo Alessandro Di Battista non mai cambiato opinione e la ribadisce oggi, aprendo ancora un varco di “scontro” internamente al Governo.
SALVINI “DIBBA VUOLE VENDERCI ALLA CINA”, MA ARRIVA LA REPLICA
Mentre il Premier Conte parlava in Senato con l’informativa su Fase 2 e Mes, è stato lo stesso Salvini a replicare alle accuse di Di Battisa ribadendo quanto già sostenuto a “Non è l’Arena” domenica scorsa, su La7: «Di Battista ha detto “affidiamoci alla Cina”. Io non mi fido di quella che non è una democrazia. Il virus arriva da là, non so se in maniera fortuita o per altre maniere, e guarda caso l’economia cinese è l’unica che crescerà quest’anno». Per il leader della Lega le condizioni sulla ripresa non devono essere dettate né dalla Cina né tantomeno dalla Germania, «non voglio indebitare mio figlio con Pechino o Berlino». Ma su Facebook oggi è ancora Di Battista a controreplicare al Carroccio e al Centrodestra «Quel che ha sostenuto il senatore Salvini è una menzogna. In molti mi attaccano in queste ore. È anche abbastanza facile farlo: uso poco i social e non vado da molto tempo in tv. Ma le bugie hanno le gambe corte e la statura di certi politici è molto bassa».
Nel frattempo al Senato il Presidente del Consiglio Conte ha ribadito che proprio sul Fondo Salva-Stati, il Governo italiano terrà una posizione nettamente in contrasto all’utilizzo del Mes come aiuto concreto per il coronavirus, anche se ha smentito di fatto la possibilità di porre il veto al voto del Consiglio Ue «ci sono Paesi in Ue che hanno dimostrato interesse al Mes senza condizioni. La Spagna ha dimostrato di essere interessata purché non abbia le condizionalità previste prima dell’emergenza. Rifiutare questa nuova linea di credito significherebbe fare un torto a questi Paesi che ci affiancano nella battaglia in Ue».