Negli ultimi giorni si è parlato molto del possibile ingresso di Forza Italia nel Governo. Ipotesi bocciata subito da Luigi Di Maio e stroncata dagli alleati degli azzurri, anche se oggi l’ex leader del Movimento 5 Stelle sembra aver fatto un passo indietro. Intervistato dal Corriere della Sera, il ministro degli Esteri ha aperto al dialogo con Silvio Berlusconi, elogiando i forzisti per il «grande senso di responsabilità» mostrato verso le istituzioni: «Ciò che ho detto è che va benissimo il dialogo all’interno del perimetro tracciato dal presidente Mattarella, ma ognuno al suo posto. L’opposizione è una cosa, il governo un’altra». Insomma, Di Maio è ancora per il no a FI nell’esecutivo giallorosso, ma la posizione è certamente meno integralista rispetto a quella di qualche giorno fa. «In Forza Italia come nel Pd, nella Lega e in Fratelli d’Italia , insomma in tutte le forze politiche ci sono persone con cui dialogo. Se c’è una certezza granitica è proprio questa mia propensione al dialogo, che a mio avviso, e continuo a dirlo, va esteso a tutta l’opposizione, perché ora c’è bisogno della forza di tutti», ha aggiunto il grillino.



LUIGI DI MAIO: “BERLUSCONI? DIALOGO CON TUTTI, MA NO AL RIMPASTO”

Ok al dialogo con Silvio Berlusconi e con i nemici storici di Forza Italia, dunque, ma Luigi Di Maio è per il no secco al rimpasto di Governo. Anzi, il volto pentastellato ha bacchettato chi continua a ipotizzarlo mezzo stampa e non: «Ogni giorno sento qualcuno che parla di rimpasto. Domandiamoci quale messaggio viene dato agli italiani. L’obiettivo deve essere coinvolgere tutti in un clima costruttivo e, dalle proprie posizioni, maggioranza e opposizione, recepire il meglio affinché l’Italia torni a correre già da gennaio. Le imprese e tutto il mondo industriale non possono aspettare oltre, le risposte servono subito e devono essere corali». Per Di Maio parlare di rimpasto è semplicemente un insulto verso coloro che soffrono nell’incertezza a causa dell’emergenza sanitaria, nonché della crisi economica. Non ci resta che attendere le prossime mosse, anche se nel M5s non tira una bella aria…

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