Il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha annunciato questa sera che presto arriveranno dalla Cina dei medici specialisti del Coronavirus per dare una mano al sistema sanitario italiano nella lotta a una epidemia che di giorno in giorno fa registrare sempre nuovi casi e che ha costretto il Governo ad estendere a tutto il nostro Paese la cosiddetta zona rossa al fine di provare a limitare il contagio. “Dalla Cina arriveranno dei medici esperti: non che ai nostri serva davvero qualcuno che gli insegni il proprio lavoro” ha continuato l’ex leader del Movimento 5 Stelle prevenendo qualunque critica e specificando che la collaborazione col Paese asiatico, nel quale per la prima volta dopo giorni si registra un calo sensibile dei casi nella zona principale del focolaio, nasce soprattutto perché quei medici potranno aiutare l’Italia col loro bagaglio di esperienza e anche perché sono stati i primi a fronteggiare l’epidemia nel mondo.
DI MAIO, “DALLA CINA IN ARRIVO MEDICI ESPERTI DI CORONAVIRUS”
“Il patrimonio di informazioni raccolto dalla sanità italiana durante l’emergenza Coronavirus sarà anzi a disposizione di tutta l’Europa”, ha poi puntualizzato Di Maio ribadendo anzi il ruolo centrale della sanità e dei ricercatori italiani nella lotta all’epidemia. Il suo annuncio peraltro è arrivato al termine di una giornata che ha visto il titolare della Farnesina allacciare rapporti di collaborazione proprio col suo omologo cinese al fine di fornire a nostro Paese tutto il materiale sanitario necessario a combattere il virus in una situazione che vede il nostro sistema faticare nel gestire le centinaia di nuovi casi ogni giorno. “Dalla Cina arriveranno anche 1000 nuovi respiratori polmonari oltre a due milioni di mascherine, 100 mila delle quali ad alta tecnologia, 20 mila tute protettive e 50 mila tamponi per i test sul Coronavirus” ha spiegato inoltre ai giornalisti illustrando i termini dell’intesa con Wang Yi, Ministro degli esteri cinese che gli ha personalmente assicurato che il Governo di Xi Jinping ha messo le commesse italiane saranno messe al primo posto delle priorità delle aziende che fanno capo Pechino.