I grillini copiano i dem? No, nessuna scissione nel M5s: i pentastellati hanno smentito le indiscrezioni circolate nel corso delle scorse ore e bollato come «notizia falsa» le notizie pubblicate da Il Messaggero. «Ancora una volta ci ritroviamo a dover smentire una fake news che mira a disinformare i cittadini e screditare il MoVimento», la presa di posizione in casa 5 Stelle, un messaggio condiviso da una presunta “scissionista” come Carla Ruocco: rispedite al mittente le «voci riguardanti una fantomatica corrente interna pronta a scindersi dal M5s, di cui sarei parte. Smentisco categoricamente questa ‘notizia’ fantasiosa e completamente infondata. Sono e rimango nel M5s, abbiamo un programma da realizzare». Oltre alla presidente della commissione Finanze della Camera, anche altri esponenti M5s hanno categoricamente smentito l’ipotesi di una rottura, parlando anzi di grande coesione e unità d’intenti. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



SCISSIONE M5S, TENSIONE IN CASA GRILLINA

Scissione M5s: dopo la rottura in casa Pd con l’addio di Matteo Renzi, anche in casa grillina il clima è di altissima tensione. Nel mirino degli scontenti è finito il capo politico Luigi Di Maio: l’attuale ministro del Lavoro ricoprirebbe troppi ruoli che non gli consentirebbero di svolgere nella maniera corretta le sue mansioni. Incarichi decisivi che l’ex vicepremier, uno strapotere che a molti grillini non sarebbe andata giù secondo Il Giornale: una “corrente” pentastellata sarebbe addirittura pronta a un’operazione in stile “Italia viva”, ma molto dipenderà dai numeri; se ci saranno almeno 20 parlamentari disponibili, la rottura potrebbe diventare realtà. Dopo le recenti indiscrezioni sul caos in casa M5s legato all’alleanza con il Pd (domani il voto su Rousseau sul patto civico con i dem), senza dimenticare la furiosa lite Di Maio-Spadafora, il Movimento deve fare i conti con un’ala pronta a fare la valigia: sms, riunioni top secret e summit a Montecitorio sono più di un indizio…



“DI MAIO HA TROPPI POTERI”: SCISSIONE M5S?

Luigi Gallo, Giuseppe Brescia, Barbara Lezzi, Carla Ruocco, Massimo Misiti, Nicola Morra, Mattia Fantinati e Francesco D’Uva: questi, secondo Il Messaggero, i primi esponente M5s pronti a rompere ed a “mettersi in proprio”. Il malcontento è palpabile, basti pensare alla netta presa di posizione di Di Maio nel corso della riunione dei parlamentari: «Voi avete voluto questo Governo e ora ve la prendete con me che l’ho fatto». Ma in ballo c’è soprattutto la sua posizione: sono in tanti a chiedere discontinuità, cercando un’altra figura in grado di ricoprire il ruolo di capo politico. Non sono mancate le smentite nel corso delle ultime ore, a partire dal capogruppo alla Camera Francesco D’Uva: «Non riesco davvero a capire come queste fake news finiscano all’interno un giornale di così alto peso nazionale che, invece di informare i cittadini, evidentemente li disinforma. Ancora una volta mi ritrovo a smentire una notizia falsa e inventata».

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