Luigi Di Maio è ufficialmente inviato speciale dell’Unione europea nel Golfo. È arrivato il via libera definitivo alla proposta dell’Alto Rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrell. A Bruxelles la questione è stata affrontata nelle prime battute del Consiglio Affari Sport senza alcuna discussione. Si conclude così la procedura di nomina dell’ex ministro degli Esteri italiano, indicato da Borrell lo scorso 21 aprile. Come evidenziato dal Messaggero, nessuno dei presenti ha interrotto la procedura per chiamare il dibattito, esattamente come accaduto nelle precedenti due occasioni, cioè alla riunione del Comitato Politico e di Sicurezza e a quella dei rappresentanti permanenti dei 27 in Ue.
Mancava solo l’ok finale del Consiglio Ue alla prima riunione ministeriale. Infatti, oggi a Bruxelles si è riunito il Consiglio Ue sullo Sport. Con tale via libera, Luigi Di Maio entrerà in carica come Rappresentante Speciale dell’Ue nel Golfo il prossimo 1 giugno. Il Consiglio Ue ha poi diffuso una nota ufficiale: «Il Consiglio ha nominato oggi Luigi di Maio rappresentante speciale dell’UE per la regione del Golfo. Il nuovo rappresentante speciale dell’UE avrà il compito di sviluppare ulteriormente un partenariato dell’Ue più forte, completo e strategico con i Paesi della regione del Golfo, sostenendo l’Alto rappresentante dell’Ue».
DI MAIO INVIATO SPECIALE UE NEL GOLFO: STIPENDIO E MANDATO
Il Consiglio Ue ha annunciato anche che il mandato iniziale di Luigi Di Maio è di 21 mesi quindi fino al 28 febbraio 2025. Il compenso è di 13mila euro al mese, netti, più benefit per lo staff e rimborso spese. Ma può salire oltre 16mila euro in caso di trasferimento all’estero. Uno stipendio d’oro per l’ex M5s, che godrà anche dello status di diplomatico, con passaporto e immunità. Cosa prevede il mandato? Di cosa si occuperà Luigi Di Maio? L’ex ministro degli Esteri dovrà lavorare nella gestione degli approvvigionamenti di gas e petrolio che provengono dalla regione del Golfo, ma anche di interessarsi, ad esempio, dei rapporti con l’Iran in tumulto.
Visto che Borrell è considerabile come il ministro degli Esteri dell’Ue, a questo punto Di Maio potrebbe essere equiparato ad una sorta di sottosegretario con delega per una particolare area. La sua nomina è stata voluta fortemente da Borrell anche contro la volontà del governo italiano, che ha espresso le sue rimostranze dopo aver appreso la notizia.