Luigi Di Maio premier e Giuseppe Conte nuovo Commissario Europeo in una sorta di rimpasto di Governo che da una parte eviterebbe la mozione di sfiducia leghista nei confronti dell’attuale primo ministro e dall’altra eviterebbe la convergenza tra Movimento 5 Stelle e Pd? È questa l’ultima suggestione politica, o di “calciomercato” stando a quanto detto da Matteo Renzi nelle ultime ore, in merito a questa strana crisi di Governo agostana tra sondaggi e indiscrezioni e che sembra essere caratterizzata ora da un cambiamento dello scenario. Se fino a qualche giorno fa pareva il leader della Lega a tenere il boccino e dettare l’agenda, dopo il nuovo protagonismo di Conte e i dialoghi da retroscena fra gli “sherpa” grillini e quelli dem, potrebbe essere questa la mossa di Salvini, o solo l’ultimo stratagemma, per uscire dall’impasse e riguadagnare terreno sull’avversario. Nella presunta, ma già smentita da Di Maio, offerta del Ministro degli Interni, il capo politico del M5S andrebbe finalmente a Palazzo Chigi, mentre ci si ‘sbarazzerebbe’ di Conte mandandolo a Bruxelles e con Giancarlo Giorgetti a prendere il posto di Giovanni Tria al MEF per realizzare quella manovra in deficit che manda in sollucchero i colonnelli del Carroccio ma che spaventa l’Europa. Solo fantapolitica?



DI MAIO: “IO PREMIER AL POSTO DI CONTE? FAKE NEWS”

A dire il vero, a stretto giro di posta, è stato lo stesso Di Maio a bollare come “fake news” queste indiscrezioni, spiegando che quanto riportato con insistenza oggi da diversi organi di stampa non solo è falso ma nessuno si è preso la briga di sentire le fonti pentastellate per verificare. “Sono cascati nel giochino di qualcuno” attacca il Ministro dello Sviluppo Economico, accennando forse a Salvini o proprio ad ambienti dem forse interessate a creare fibrillazione nel M5s. “A noi non interessano poltrone e nemmeno giochi di palazzo” conclude, aggiungendo poi alla nota un post su Facebook in cui smentisce qualsiasi trattativa su possibili futuri ruoli e strategie. L’impressione è che, vera o meno l’indiscrezione, possa far parte della strategia leghista di riavvicinamento al partner di Governo, cercando di ‘indorare la pillola’ di un dietro-front sulla sfiducia a Conte che sarebbe mal digerita dalla base anche se si sta rivelando un clamoroso boomerang. L’ipotesi di un rimpasto, magari sostituendo quei ministri invisi al Carroccio (tra cui la Trenta, Toninelli e pure Tria) è una speranza dalle parti di Via Bellerio e rappresenterebbe una sorta di “terza via” affinché tutto cambi per non cambiare nulla, ovvero il Governo, approfittando del fatto che tra 10 giorni l’Italia dovrà indicare il proprio Commissario Europeo…

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