Il ministro degli esteri, Luigi Di Maio, è stato ospite nella serata di ieri del programma di La7 In Onda, striscia post tg condotta da Concita De Gregorio e Parenzo. Tanti gli argomenti trattati dal titolare della Farnesina, fra cui l’obbligo vaccinale. A riguardo Di Maio ha spiegato: “Se la comunità scientifica italiana ci dirà che il green pass non basta, servirà l’obbligo vaccinale, ma prima stiamo facendo un altro passaggio, e cioè estendere il green pass, cercando di abbassare la curva senza arrivare all’obbligo per tutti”.



Quindi ha proseguito sull’argomento: ”Senza il Green pass dobbiamo chiudere i negozi a un certo orario o reintrodurre il coprifuoco”, specificando che ”il Green pass è uno strumento per verificare chi è vaccinato”. E sul green pass si sta verificando un vero e proprio scontro all’interno della maggioranza, con la Lega che sta facendo le barricate anche se ieri ha deciso di non opporsi alla fiducia verso il pass vaccinale: “Dobbiamo essere preoccupati per la stabilità del governo – ha continuato Di Maio – se si creano fibrillazioni nel governo è chiaro e evidente che si impensierisce la serenità del percorso”. Quindi, più specificatamente sulla Lega: “Sembra combattuta tra seguire FDI della Meloni e seguire il bene del paese, la linea del governo”.



DI MAIO SULL’AFGHANISTAN: “CON RUSSIA E CINA BISOGNA DIALOGARE MA…”

Fra i tanti argomenti trattati anche la crisi in Afghanistan e alla luce della recente telefonata fra il premier Mario Draghi e il presidente cinese Xi Jinping, Di Maio ha spiegato: “Con Russia e Cina bisogna parlarci e collaborare ma tenendo presente che su alcune questioni siamo incompatibili e su altre abbiamo le nostre alleanze che vengono prima di tutto. Sui cambiamenti climatici ad esempio è inutile parlare se non portiamo al tavolo Cina e Russia, l’Europa è il 7% di tutte le emissioni mondiali, quindi se vogliamo fare la transizione ecologica abbiamo bisogno di parlare con loro”.



Quindi ha aggiunto: “Sono paesi che hanno una forza nella regione che non dobbiamo sottovalutare. Ma nel rapporto con Russia e Cina, non dobbiamo essere ambigui al livello di politica estera”, parlarci “non vuol dire creare alleanze alternative alla Nato e all’Ue”. Quindi, in merito al nuovo governo dei talebani istituto ieri, e al cui interno vi sono anche dei terroristi, Di Maio conclude: “È impensabile fare i corridoi umanitari con i Talebani”