E’ significativo l’ultimo studio sul diabete, secondo cui una paziente che soffre di diabete di tipo 1 di 25 anni è stata curata con delle cellule staminali, “guarendo”. E’ la prima volta al mondo che succede, come sottolinea Quotidianosanità.it, e il risultato è a dir poco straordinario: la 25enne in questione, a tre mesi circa dal trattamento con le cellule staminali, ha cominciato a produrre insulina, di conseguenza è tornata a mangiare dello zucchero.



Lo studio, riportato sulla prestigiosa rivista Nature, è stato realizzato dal team del professore e ricercatore James Shapiro, chirurgo trapiantista dell’università di Alberta, in Canada, che parla di un diabete che è si completamente invertito: fino a prima del trapianto della sue cellule staminali riprogrammate, la ragazza necessitava di molte quantità di insulina, ma dopo l’intervento non si è reso più necessario questo aiuto esterno.



DIABETE CURATO CON CELLULE STAMINALI: DUE CASI PROMETTENTI

Si tratta di uno studio che segue quello che è stato effettuato in quel di Shanghai, in Cina, dove un gruppo di studiosi, lo scorso mese di aprile, ha trapiantato in un uomo di 59 anni con diabete di tipo 2 delle cellule staminali, e in seguito lo stesso ha iniziato a produrre insulina.

Due risultati quindi estremamente incoraggianti che aprono ad un futuro completamente nuovo per chi soffre di diabete: se infatti i pazienti riescono a produrre insulina e a regolarla, a quel punto non serve più alcun “aiuto esterno”. Il diabete è una delle grandi piaghe dei tempi moderni, visto che nel mondo sono circa 500 milioni le persone che ne soffrono, di cui molte anche in Italia. I casi più diffusi sono quelli di tipo 2, dove appunto il paziente non riesce a produrre abbastanza insulina, mentre in quelli di tipo 1 le cellule del pancreas vengono attaccate dal sistema immunitario.



DIABETE CURATO CON CELLULE STAMINALI: LA SVOLTA?

In questo secondo caso si può intervenire con un trapianto da terzi ma non ci sono molti donatori e c’è il rischio del rigetto, mentre con le cellule staminali la situazione è molto più semplice visto che possono essere coltivate in laboratorio di conseguenza sono infinite, ed inoltre, vengono prese direttamente dalla stessa persona, di conseguenza non vi è il problema del rigetto.

La tecnica delle cellule staminali riprogrammate per curare il diabete di tipo 1 è stata portata a termine per la prima volta da Shinya Yamanaka, ricercatore dell’università giapponese di Kyoto, ma l’esperimento più recente ha rivisto in parte quel lavoro, utilizzando cellule staminali indotte chimicamente, le cosiddette IPS, di modo da riprodurre le isole di cellule danneggiate. Sono stati così effettuati tutti i vari test sui topi, dopo di che a giugno 2023, una donna è stata sottoposta ad un test, ricevendo circa 1,5 milioni di isole nell’addome, di modo da poterle meglio controllare e nel giro di poche settimane la paziente ha iniziato a produrre insulina senza alcun aiuto. Ovviamente serviranno altri studi per comprendere l’efficacia reale di questa tecnica, ma i risultati sono assolutamente straordinari nel campo del diabete.