Il diabete è uno dei principali fattori di rischio a livello mondiale, con un’incidenza in crescita anche nei bambini e soprattutto nella sua forma di mellito di tipo 2. Fino a qualche tempo fa rappresentava una malattia su base metabolica che scaturiva in età adulta e avanzata. Oggi invece, complice anche un’alimentazione sbagliata unita ad una vita sedentaria, si è diffusa sempre più l’obesità anche tra i giovanissimi, con la quasi certa conseguenza dello sviluppo del diabete. Ora una nuova ricerca, come riporta Repubblica, ha portato ad una scoperta rivoluzionaria: una forma di insulina modificata funge da ‘interruttore’, riuscendo a bloccare gli zuccheri nel sangue.



Autori dello studio pubblicato su Nature sono stati un gruppo di ricercatori danesi, che hanno individuato il meccanismo attraverso cui agire qualora i pazienti affetti da diabete si ritrovino in iperglicemia. Questo approccio innovativo promette di migliorare significativamente la qualità della vita dei pazienti.

DIABETE: I RISULTATI DEL NUOVO STUDIO

La nuova ricerca sembra rappresentare una vera rivoluzione sul terreno del diabete. L’insulina tradizionale infatti, una volta rilasciata, continua ad agire anche se i livelli di glucosio tornano a valori normali o scendono, esponendo il paziente al rischio di ipoglicemia. Invece la nuova molecola di insulina si attiva o si disattiva a seconda rispettivamente dell’aumento o della diminuzione di zuccheri nel sangue. Nel mondo della ricerca è stata definita insulina ‘intelligente’, perché la sua struttura cambia forma in base alla presenza di glucosio, modulando l’azione dell’insulina stessa.



I test sono stati condotti per il momento solo sugli animali, e in particolare su maiali e ratti, riportando risultati spettacolari: la molecola si adatta perfettamente alle variazioni dei livelli di glucosio. Già da queste evidenze si evince quindi come le prospettive siano incoraggianti, anche per lo sviluppo di future terapie. Restano ancora da operare alcuni perfezionamenti, verificando soprattutto l’impatto che questa forma di insulina riuscirà ad avere sulle persone in termini di efficacia e sicurezza. L’obiettivo più prossimo dei ricercatori sarà quello di sviluppare una varietà di insuline intelligenti, che permettano ai medici di adattare i trattamenti alle caratteristiche individuali dei pazienti.