I bambini e gli adolescenti con diagnosi di disturbo dello spettro autistico hanno bisogno di tempi veloci per la presa in carico dei loro disturbi nelle diverse fasi di vita. Con la legge nazionale n. 134/2015 “Disposizioni sulla prevenzione, cura e riabilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico e assistenza alle famiglie” sono stati indicati gli interventi necessari a garantire la tutela della salute, il miglioramento delle condizioni di vita e l’inserimento nella vita sociale e nei contesti lavorativi delle persone nello spettro autistico, come riporta il sito dell’Iss, al fine di valorizzarne le capacità.
L’art. 2 del decreto disciplina le modalità di utilizzo del “Fondo per la cura dei soggetti con disturbo dello spettro autistico”: tramite questo, il Ministero della Salute (MdS) ha affidato all’Istituto Superiore di Sanità (ISS) il compito di aggiornare le linee guida per tutte le età della vita sulla base dell’evoluzione delle conoscenze fisiopatologiche e terapeutiche. In queste linee guida sono contenute 27 raccomandazioni e 1 indicazione di buona pratica clinica inerenti agli interventi diagnostici e terapeutici e abilitativi-riabilitati e farmacologici.
Disturbo dello spettro autistico
Le linee guida sulla diagnosi e trattamento del disturbo dello spettro autistico sottolineano che la formulazione della diagnosi è indispensabile per procedere all’avvio di una corretta presa in carico del bambino e adolescente. I conseguenti interventi terapeutici e abilitativi/riabilitativi devono essere effettuati da professionisti adeguatamente formati nella metodologia specifica. Diversi interventi possono essere integrati tra di loro, se appropriato, all’interno di un progetto terapeutico complessivo: questo deve tener conto delle caratteristiche specifiche di ogni bambino/adolescente, della sua età, del suo profilo di funzionamento e del suo contesto, come spiega l’Iss.
Le modalità e l’intensità dell’intervento devono essere personalizzati e calibrati sulle caratteristiche cliniche e sul profilo di funzionamento del bambino o dell’adolescente, tenendo conto del contesto educativo, sanitario e domestico. Qualsiasi intervento farmacologico per bambini e adolescenti con disturbo dello spettro autistico deve essere considerato come possibile componente di un insieme di interventi che includa anche quelli non farmacologici. Le raccomandazioni sono dirette a tutti i professionisti sanitari e socio-sanitari coinvolti nei processi di diagnosi e di presa in carico delle persone nello spettro autistico.