Sono tante le storie di profughi ucraini in fuga dalla guerra che toccano il cuore. A Oggi è un altro giorno è stata raccontata l’odissea affrontata da Diana, bimba prodigio della musica, e dalla sua famiglia, in viaggio per nove giorni per arrivare in Italia. Queste le parole della ragazzina di 9 anni: «Quando sentivamo i bombardamenti in lontananza, gli dicevamo che erano i fuochi d’artificio. Quando sentivamo i bombardamenti sempre più vicini, i bambini lo hanno capito».



Il padre di Diana ha ripercorso quanto visto e ascoltato in questi giorni di conflitto, con il desiderio di salvarsi dalle bombe: «Abbiamo sentito bombardamenti molto forti, non era più possibile rimanere lì: avevo paura per la mia famiglia e siamo scappati via, senza una meta. Abbiamo portato con noi pochissime cose, solo qualcosa di caldo per coprirci. Ci abbiamo messo sei giorni per arrivare ad Ancona».



Diana, bimba prodigio ucraina in fuga dalla guerra

Diana, grande fan dei Maneskin, si è esibita al pianoforte sorprendendo tutti per la grande bravura ad appena nove anni. La piccola ha poi raccontato: «L’amore per il pianoforte è nato quando avevo sei anni. Io sono andata a studiare ad una scuola di musica, il mio maestro era bravissimo. Adesso siamo in guerra e anche lei è stata costretta a lasciare l’Ucraina: adesso si trova in Polonia». La madre di Diana ha spiegato: «Siamo tutti musicisti, nostro padre è un ballerino: ha ballato dei balli georgiana. Mia nonna era pianista, mentre io suono il violino». Un DNA molto musicale, dunque, anche se il pensiero non può non tornare alla tragedia vissuta: «Non sono riuscita a portare il violino con me, ho preso solo dei vestiti caldi perché avevo paura del freddo per il viaggio. Ho preso solo vestiti caldi, neanche giochi per i bambini o dei libri. La strada da Kharkhiv alla Polonia è di 1000 chilometri, potevamo prendere solo la benzina e i vestiti».

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