Diana De Feo è la moglie di Emilio Fede, il giornalista volto storico del Tg4. Un amore importante quello condiviso fra il giornalista e la politica che, insieme, ne hanno passate davvero tante. 56 anni di matrimonio, due figlie, cinque nipoti e un amore che ancora oggi è vivo nonostante l’ultima notizia sul conduttore del TG4 che ha evaso gli arresti domiciliari a Milano per recarsi a Napoli. Nella città campano ad attenderlo la moglie e le figlie con cui per celebrare il suo 89esimo compleanno. Marito e moglie, infatti, sono separati: il giornalista si trova ai domiciliari a Milano, mentre la moglie vive a Roma. Nonostante questa distanza però Emilio e Diana sono sempre in contatto come una vera coppia sa fare. “Ci sentiamo dieci volte al giorno, abbiamo la stessa visione delle cose. Se litighiamo è solo per il piacere di fare una piccola discussione” ha detto la De Feo. Il conduttore parlando proprio dei domiciliari ha dichiarato: “li avrei fatti da lei, magari me l’avessero consentito, e però ho anche una gamba inagibile, ho operato le vertebre, sette ore di intervento, mi muovo col bastone e l’autista che mi trascina, e casa di Diana è piena di scale”.
Diana De Feo: “i processi di Emilio Fede non li ho vissuti con difficoltà”
Nemmeno questo ultimo ostacolo ha scalfito il grande amore di Diana De Feo ed Emilio Fede senza dimenticare le vicende del bunga bunga e delle olgettine fino alle condanne penali. Proprio la moglie Diana ha più volte sottolineato come non avesse mai creduto alle voci sul conto del marito. “I processi non li ho vissuti con difficoltà, ho fiducia in Emilio, so che è tutto falso, lo so proprio” ha detto in una intervista smentendo le voci di un possibile divorzio da Fede. “Il divorzio, ma scherza? Io sono per la famiglia, la famiglia è una cosa bellissima. Uno ha delle discordie, ma abbiamo due figlie, cinque nipoti, la famiglia è sacra” ha detto la donna che ricordando il giorno del matrimonio con Emilio Fede ha raccontato “eravamo al Cervino, lui cadde, si slogò una caviglia, io continuai a sciare. Lui mi fa: vai pure, io ora faccio un solitario e, se riesce, vuol dire che ti chiedo di sposarmi e dici di sì. Torno, dice che il solitario è riuscito e io: se è destinato così, va bene”.