La storia di Diana Di Meo al centro della puntata di Sopravvissute in onda sabato 31 agosto su Rai Premium. Il programma, condotto da Matilde D’Errico, affronta il caso della giovane arbitra di calcio vittima di revenge porn che ha deciso, dopo grandi sofferenze, di reagire e di denunciare il suo inferno.
Tutto sarebbe iniziato con la seganalazione di uno sconosciuto su alcuni contenuti intimi in Rete. Sul web, i video con nome e cognome di Diana Di Meo si sono diffusi velocemente facendola precipitare in uno stato di paura e shock durato diverso tempo. Inizialmente Diana Di Meo, terrorizzata dalla situazione, avrebbe monitorato ma non avrebbe sporto denuncia. Questo proprio per la paura di dare ulteriore risalto alla vicenda, nella speranza che si sarebbe spenta senza clamore. Ma con il passare dei giorni, i filmati sarebbero diventati virali, al punto che Diana Di Meo, stretta nella morsa della vergogna, avrebbe deciso di chiudersi in casa. Poi la svolta: la decisione di reagire a quella violenza e di gridare al mondo cosa stava subendo.
Diana Di Meo vittima di revenge porn, il racconto sui social e la denuncia
Diana Di Meo ha capito che avrebbe dovuto reagire pubblicamente a quanto stava accadendo online, una situazione terribile che molte altre donne putroppo si trovano a vivere spesso nel silenzio. L’arbitra ha denunciato i fatti alle forze dell’ordine e ha pubblicato un video su Instagram per raccontare la sua storia e sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del revenge porn.
La drammatica scoperta di ciò che stava succedendo nel web è avvenuta nel 2022. Da quel momento, la sua vita è diventata un incubo. “Ho subito revenge porn – il suo racconto in tv -, ho avuto paura e mi sono nascosta, ma non sono io a dovermi vergognare“.
Diana Di Meo dopo l’inferno: “Ho denunciato e aspetto giustizia”
In studio a Sopravvissute, Diana Di Meo ha dichiarato di aver denunciato e ora aspetta giustizia dopo quanto ha subito. I contenuti intimi finiti in Rete sono stati diffusi senza il suo consenso, e una persona sconosciuta l’avrebbe allertata via social con un messaggio: “A un certo punto, un ragazzo che non conoscevo mi ha scritto ‘Tu non mi conosci, neanche io ti conosco, però stanno girando dei video con il tuo nome e cognome”.
“In quelle settimane mi sentivo morire, avevo paura che qualsiasi persona venisse a conoscenza di quei video, anche un sorriso mi metteva paura. Vergogna significa smettere di vivere, avevo paura, è stato massacrante. Ho perso 5 chili in 4 giorni, stavo sempre a pensare a quei gruppi Telegram“. I filmati sarebbero finiti anche su WhatsApp e altre piattaforme, arrivando anche ad amici all’estero. Diana Di Meo ha deciso così di pubblicare un videomessaggio per dire a tutti che i contenuti sono andati online senza il suo consenso. “C’è chi non trova la forza, chi si è uccisa, è semplice ridere dietro un telefono, ma c’è chi non riesce a superare cose del genere“.