Il caso della piccola Diana, bambina di soli 18 mesi morta di stenti dopo essere stata lasciata da sola in casa da sua madre, Alessia Pifferi, è stato approfondito nuovamente di fronte alle telecamere di “Iceberg Lombardia”, trasmissione di Antenna 3 condotta da Marco Oliva. Dall’autopsia eseguita sul corpicino della piccola è emerso un particolare a dir poco agghiacciante: pur di aggrapparsi alla vita e combattere i morsi della fame, che si facevano via via sempre più intensi, Diana ha mangiato il cuscino del lettino del campeggio nel quale si trovava adagiata. Infatti, nel suo stomaco è stato trovato materiale compatibile con il guanciale.



La piccola, che indossava una tutina gialla con i fenicotteri, è spirata dopo sei giorni di prolungata agonia, giorni durante i quali la mamma, Alessia Pifferi, si trovava dal compagno, nel tentativo di “allestire” una relazione duratura e con basi solide insieme a lui. Queste le parole che ha pronunciato di fronte al pm: “Giovedì 14 luglio ho lasciato la mia abitazione per andare a Leffe e Diana era nel lettino da campeggio, con un biberon. Pensavo di rientrare il giorno successivo, ma non ho detto nessuno che Diana era rimasta a casa da sola, era successo già nei due week-end precedenti che la lasciassi da sola”.



ALESSIA PIFFERI: “HO DATO LA TACHIPIRINA A DIANA PERCHÉ ERA ACCALDATA, POI ME NE SONO ANDATA”

Nel prosieguo del suo racconto al pm, Alessia Pifferi ha asserito: “Quel giovedì Diana non era molto vivace, ma ho dato la colpa al caldo, le avevo anche dato la tachipirina in gocce, ma non era reattiva. L’ho poi messa nel girello ed era tranquilla. Poi, senza mangiare, ha dormito da mezzogiorno alle 18. Prima di andarmene le ho toccato la fronte, sembrava accaldata, ho preso la mia valigia e me ne sono andata”.

Al compagno Alessia Pifferi aveva raccontato che Diana era con la zia per una settimana, ma a partire dalla domenica “non ero tranquilla, ma forse ha prevalso la stanchezza che mi portavo dentro. Avevo paura che la bambina morisse, ma pregavo non succedesse: volevo un futuro con quest’uomo”.