E’ stata la serata dei palloncini con tanto di “smile” disegnato sopra, attaccati alle ormai famose poltroncine vuote del Teatro Ariston, a simulare la presenza del pubblico. Idea sicuramente accattivante, un po’ di colore, peccato che qualcuno, non si sa chi, ne abbia infilato uno che era un vero e proprio fallo colorato e sorridente. Eh sì, Sanremo ha fatto fallo, il bello che nessuno neanche Amadeus se ne era accorto fino a quando, come sempre, una foto del palloncino ha cominciato a circolare sui social, i quali, come si sa, vedono tutto e non nascondono niente. A quel punto un imbarazzato Fiorello si è avvicinato a Amadeus dicendogli “abbiamo fatto una c…ta”, il quale è sembrato cadere dalle nuvole. Diciamo “è sembrato” perché è facile che sia stata una gag inventata dai due, se di gag si può chiamare. Questo è Sanremo 2021.
Serata, la seconda, che ha registrato un nuovo calo degli ascolti rispetto la prima, ma soprattutto rispetto alla scorsa edizione. Non è stato un flop però per Stefano Coletta, responsabile di Rai Uno, e Amadeus. I due infatti si sono affannati a dare colpa alle partite di calcio che si sono giocate ieri sera, “quel 5% in più che è venuto a mancare”. Ma le partite di calcio non c’erano anche l’anno scorso? Per Amadeus la Juventus da sola siccome ha tifosi in tutta Italia, si è portata via il 4% degli spettatori martedì sera, l’Inter che giocherà invece stasera se ne porterà via il 2%. Se lo dicono loro. In ogni caso, ha aggiunto Amadeus questa volta con un po’ di coscienza di causa, la gente a casa non è detto abbia voglia di guardare Sanremo che, come ha detto per la centesima volta, “è leggerezza”: “Con il clima creato dal Covid è come invitare un amico giù di morale a una festa di compleanno, se ne resta a casa”. Aggiungendo, finalmente, una osservazione che la dice lunga della realtà in cui viene vissuto questo festival: “Siamo in un momento storico in cui ci sono persone che non sanno se la sera riescono a mettere il piatto a tavola. C’è gente disperata, questo Paese sta vivendo come se fossimo in guerra. È una situazione anomale e tutto questo toglie forza all’evento”.
Grande euforia invece per i risultati sempre maggiori tra i giovani, la fascia 14-24 anni, +22% rispetto all’anno scorso su Ray Play, “il miglior risultato dell’anno”, e +120% sui social. Per Coletta i risultati in una edizione così “eroica”, l’ha definita, che si svolge in pandemia “sono la possibilità di far nascere un fiore nel deserto”. Questo perché Rai Uno deve cogliere la possibilità di mantenere e far crescere questo pubblico di giovani “altrimenti è destinata a morire”. Con poco tatto per gli anziani. Suggeriamo al direttore Coletta che se vuole ottenere questo risultato porti la musica in televisione non solo durante Sanremo ma tutto l’anno: è dai tempi del mitico programma Doc di Renzo Arbore a fine anni 80 che la Rai non fa programmi musicali.