Dopo che due personalità mediatiche di opposti poli politici, Don Lemon di Cnn e Tucker Carlson di Fox News, vengono rimossi senza preavviso dalle loro importanti posizioni, ora il mega-mondo di Walt Disney attacca legalmente il governatore della Florida che lo ospita, Ron DeSantis.
Non può non venirmi in mente la rapida rimozione di Andrew Cuomo, una contromisura alla sua stellare ascesa alla potenziale candidatura alla presidenza, dopo essere stato paladino newyorkese durante la pandemia ed esemplare modello governativo per altri Stati. Anche in questo caso, il potente governatore del Nord rappresenta un polo politico opposto a quello del Sud, e ci si domanda se qualcosa di simile a Lemon e Carlson non stia accadendo anche a DeSantis.
Ma ricordiamoci di come questo nome ha acquistato interesse nazionale e poi mondiale. Anche nel suo caso è per la pandemia che viene alla ribalta come personaggio potente seppur controverso, perché Ronald DeSantis, repubblicano, non avrebbe potuto fare scelte più differenti da quelle di Cuomo nella gestione della pandemia, e sarà questo che attirerà l’attenzione di tutti.
Mentre molti altri governatori rimanevano incerti o confusi, Cuomo ha seguito alla lettera tutte le direttive di Fauci e compagnia, ma alla fine non gli è servito. Governatore democratico e italo-americano, è stato cancellato con l’arma più dura ma certamente anche più facile: sexual harassment. Un’accusa che rimane addosso come la lettera scarlatta di Nathaniel Hawthorne. Come mai? ci si domandò. Per chi era scomodo? Lo si sarebbe saputo chiaramente più tardi, l’altro ieri, per la precisione, ora che Biden ha annunciato la sua candidatura alla presidenza.
A Sud invece, nella Florida che torna ad essere latina (parlano spagnolo in casa più del 25% nello Stato, e più del 70% nella città di Miami), il governatore non chiude le scuole, non fa i lockdowns e a nessuno viene tolto il diritto al lavoro: lo Stato della Florida cresce in economia anche per l’esodo da altri Stati di cittadini in cerca di libertà, e DeSantis vince in modo straordinario il secondo mandato. Si comincia a pensarlo come presidential, candidato alla presidenza per il 2024. I Dems lo attaccano come conservatore di estrema destra, e Disneyland vuole essere indipendente quasi come il Vaticano. Ma diventa subito evidente, appena Trump comincia anche lui a infierire contro DeSantis, che la sua popolarità non è gradita a chi – come Biden – vuole riavere la presidenza Usa.
Non è stato facile per i cattolici irlandesi vincere le elezioni presidenziali in un Paese che voleva identificarsi come anglofono e protestante. La prima volta il presidente è stato assassinato e la seconda volta il Commander in chief è ottuagenario. Ma in fondo, gli irlandesi sono nordici e fanno ancora parte del Regno Unito. Gli italo-americani invece sono di origine mediterranea, sono europei meridionali. Hanno caratteri ben spiccati, si lanciano con non celato ardore sulla scena politica without mixing words, senza peli sulla lingua. Alla presidenza della Camera dei deputati Nancy Pelosi va bene, e poi è donna. Anche essere governatori va bene, ma non esageriamo; ma presidente degli Stati Uniti, con un nome così non-anglo, e bisnonni arrivati dal Sud Italia con la grande emigrazione… insomma.
Riuscirà ad arrivare ai dibattiti presidenziali questo dinamico, coraggioso e carismatico 44enne, laureato alla Yale University e poi anche alla Harvard Law School, e dopo il grande successo governativo? Ce lo stiamo domandando in tanti. Ci domandiamo cosa faranno, se necessario, per rimuovere anche questo scomodo candidato, in un Paese dove le guerre culturali e politiche sanno di maccartismo. Basti osservare come il transgenderismo sia diventato un movimento estremista, Woke, che esige l’uso sgrammaticato dei pronomi per “cancellare” le differenze sessuali tra uomini e donne: non può esserci un lui/he o un lei/she, ma invece si deve usare un loro/they). I comici, come i newscasters, vengono cancellati (come Lemon e Carlson). Perché non allora gli scomodi italoamericani coi loro nomi latini che puzzano di Sud e Mediterraneo (come Cuomo e DeSantis)? Timore o razzismo, o forse entrambi?
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