Il demonio è come i mafiosi, il beneficio è illusorio e il pagamento del debito avrà un prezzo altissimo. La riflessione arriva dalla Sicilia: parole affidate agli esorcisti dell’isola da fra Benigno Palilla, storico formatore per conto della Conferenza episcopale siciliana. Nel corso dell’annuale incontro di formazione degli esorcisti delle diocesi siciliane, il parroco ha affermato che “rivolgersi a fattucchieri e maghi, quelli veri, avvicinarsi all’occulto, aprire spiragli di contatto con il demonio è un rischio altissimo perché il diavolo è felice di far credere di avere aiutato qualcuno che invece di rivolgersi a Cristo si inginocchia dinanzi a lui”, come riporta Avvenire.



Per fra Benigno Palilla, “Non ci si rende conto di essere entrati in contatto con il demonio, non si vede il male profondo e terribile che questo nasconde. Si verifica quello che avviene anche con la mafia: si può andare da un mafioso chiedere e, magari, avere lì per lì il beneficio che si desidera, ma in seguito sarà chiesto il prezzo di quanto avuto e si pagherà amaramente. Si crea un legame, è un rischio davvero grosso”. L’appuntamento con il corso di formazione si è svolto la scorsa settimana a Mascalucia, in provincia di Catania: hanno partecipato cinquanta esorcisti, quattro vescovi, diaconi e laici.



“Il nostro è un ministero di consolazione”

I tre giorni del corso di formazione per esorcisti in Sicilia si sono svolti tra lavoro, studio, approfondimenti e testimonianze. Il tema principale ha riguardato Aleister Crowley, scrittore, pensatore, occultista britannico, personaggio chiave dell’esoterismo moderno. “La sua opera ha condizionato la nostra società: abbiamo voluto analizzare la situazione attuale e comprendere come difenderci” ha spiegato fra Benigno Palilla, come riporta Avvenire. Non solo contrastare il demonio, però, nell’opera degli esorcisti: “Il nostro è un ministero di consolazione, che canta la misericordia di Dio, che libera i figli del Signore dall’azione perversa del maligno. Potrebbe essere addirittura definito un ministero di gioia perché la certezza dell’amore del Signore che rimane nel cuore di chi ne ha conosciuto la potenza liberatoria supera grandemente il dolore di avere sperimentato l’inferno”.



Per questo, i vescovi di Sicilia di trasformare l’Istituto Giovanni Paolo II per la formazione degli esorcisti in un “Servizio regionale per la pastorale esorcistica”. Fra Benigno, ancora, ha spiegato: “Finora nella pastorale regionale ci si era occupati di coloro che soffrono a causa di malattie fisiche o psichiche e non era contemplata la sofferenza di chi è vittima dell’azione straordinaria del diavolo. Adesso invece abbiamo anche un servizio che riguarda coloro che soffrono a causa di una azione straordinaria del demonio”. La proposta è stata avanzata in uno statuto di Pastorale esorcistica che è in queste ore al vaglio dei vescovi di Sicilia.