In Italia prosegue il dibattito sul farmaco, ma ora il “padre” dell’idrossiclorochina finisce sotto accusa. Parliamo del professor Didier Raoult, che ha ricevuto un provvedimento disciplinare dall’ordine dei medici. Come riportato da Agence-France Presse, è accusato di numerose violazioni del codice etico legate alla promozione di questa molecola. «È venuto meno ai suoi doveri utilizzando trattamenti non autorizzati», la posizione dell’ordine nei confronti del direttore dell’istituto ospedaliero-universitario Méditerranée Infection a Marsiglia. Dall’inizio dell’emergenza coronavirus, Didier Raoult ha strenuamente difeso la cura con idrossiclorochina – utilizzata contro la malaria – suscitando polemiche nel mondo scientifico francese ma non solo. Fda ha revocato l’autorizzazione per i trattamenti, mentre l’Oms ha interrotto la sperimentazione perché non efficiente nella cura del Covid-19, senza dimenticare che il suo utilizzo non segue i protocolli scientifici consueti.



Didier Raoult, padre idrossiclorochina sotto accusa

Le azioni penali avviate dal consiglio dell’ordine dei medici nei confronti di Didier Raoult seguono l’azione di luglio dell’ordine dei medici di Bouches-du-Rhone, contando inoltre le numerose segnalazioni di pazienti e di medcii, evidenzia Le Parisien. Ora il “padre” dell’idrossiclorochina è atteso di fronte alla camera disciplinare regionale dell’ordine dei medici tra pochi mesi, ha sottolineato l’avvocato Fabrice Di Vizio ai microfoni di Afp: ricordiamo che le sanzioni vanno dal semplice richiamo alla radiazione dall’albo. Le Monde ricorda che Didier Raoult ha condotto studi clinici negli ultimi mesi insieme al suo team a Marsiglia su un trattamento a basso costo e utilizzato solitamente per la malaria. Per il professore la cura è efficace, ma i dubbi non mancano: la prima contestazione è legata al mancato rispetto dei protocolli scientifici standard. Non ci resta che attendere aggiornamenti…

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