Didone, regina di Cartagine, che si innamorò di Enea e fu abbandonata durante il viaggio dell’eroe troiano alla volta della fondazione di Roma, è una delle più grandi storie tragiche delle antichità. La prima opera britannica – Dido and AEneas di Henry Purcell, debuttò nel 1689 ed era basata su quel mito. Più o meno nello stesso periodo, in Italia e Germania diversi compositori barocchi utilizzarono la stessa trama e molte delle sue variazioni.



Nel XVIII secolo, Metastasio (che guidava il teatro e l’opera alla Corte Imperiale di Vienna) scrisse un libretto messo in musica da ben sessanta diversi compositori. Nel periodo romantico, la tragedia fu la fonte di ispirazione della seconda parte di Les Troyens di Berlioz. In passato, ho recensito su questa testata rappresentazioni dal vivo di Didone Abbandonata di Leonardo Vinci sul libretto di successo di Metastasio e una produzione grandiosa (La Scala, Royal Opera House, Weiner Staatsoper e La San Francisco Opera) di Les Troyens di Berlioz.



Questo nuovo CD è molto interessante per due ragioni: a) include una buona antologia di versioni della tragedia di Didone viste da otto compositori barocchi; b) fa conoscere ad alcuni di noi il soprano coreano Sunhae Inn e l’ensemble Teatro del Mondo. Si esibiscono principalmente in Germania. Anche se il soprano ha una discografia ricca, principalmente come parte del cast di opere e oratori, questa è la sua terza registrazione da solista. Il Teatro del Mondo è un ensemble barocco relativamente nuovo e ha una discografia piuttosto limitata.

Il disco si apre con un’aria emotiva e infinitamente triste di Johann Adolf Hasse suonata quasi in sordina. È in netto contrasto con il secondo numero: l’aria della tempesta di mare Già si desta del compositore napoletano Domenico Sarro. L’aria è la conclusione della prima versione musicale del libretto di Metastasio sull’orgogliosa ma sfortunata Regina. Il terzo numero è di Giovanni Alberto Ristori, assistente direttore musicale sotto Hasse: la cantata si basa su un poema della principessa Maria Antonia. È un lamento nello stile galante. È luminoso ed elegante con i violini alla base dell’intensità emotiva sotto la nobile veste.



Al contrario, la cantata di Michelangelo Faggioli inizia con furia con un breve recitativo, seguito da un’amara aria sulla sottomissione della Regina al destino e, quindi, il suicidio. Nell’opera di Leonardo Vinci, anche essa su libretto di Metastasio, un minuetto getta le basi per un canto di lode alla stella del mattino e una coloratura luminosa. Nicolò Jommelli descrive invece la conclusione della tragedia in modo vivido e meticoloso con un’aria di grande formato che si alterna a due recitativi di grande impatto.

Nell’opera di Gerolamo Venier, sempre sul testo di Metastasio, l’aria di apertura Son Regina e sono amante presenta un Didone forte e quasi arrogante che rifiuta la proposta di matrimonio di un ex avversario che lei non ama. I violini adornano l’aria in modo virtuoso. Anche la cantata di Nicola Porpora è sul libretto di Metastasio. È melodica e ha un forte accompagnamento strumentale. Richiama l’attenzione non solo su Didone, ma anche su altre donne abbandonate. Il recitativo include modulazioni armoniche audaci. Nella versione di Sarro dello stesso testo, Dido  arrende se stessa e il suo regno alla distruzione. Gli archi accompagnano il recitativo in una sequenza priva di colori, quindi molto crudele.

Il CD si conclude con il largo andante del concerto per violino D. 96 in La maggiore di Giuseppe Tartini, quasi un inno consolatorio alla tragedia di Didone In breve, l’ascoltatore ha un buon campione di come la tragedia di Didone e il testo di Metastasio siano stati resi in modo diverso da vari autori barocchi: dalla interpretazione tenerissima alla lettura molto drammatica.

Dato che la stessa cantante interpreta le varie versioni, l’ascoltatore apprezza la versatilità di Sunhae Im. Mi ricorda Sumi Jo, un altro soprano coreano molto attivo in Europa fino a poco tempo fa. Al pari di Sumi Jo, Sunhae Im è un soprano lirico che può passare facilmente da ruoli drammatici o patetici a parti brillanti di coloratura. Il Teatro del Mondo è un ensemble creato di recente. La maggior parte dei suoi componenti si sono incontrati e hanno sviluppato stima reciproca mentre lavorava al progetto internazionale Orfeo diretto da Gabriel Gorrido, uno dei principali specialisti Monteverdi. Si sono esibiti in diversi festival barocchi. Il loro direttore d’orchestra, Andreas Andreas Küppers, è uno specialista di interpretazioni storiche che suona il clavicembalo e il fortepiano. È stato assistente di René Jacobs per diversi anni. Un CD da godere e che fa conoscere vari aspetti del barocco.

DIDONE ABBANDONATA: CANTATA & ARIAS by Iommelli, Ristori, Vinci, Venier, Hasse, Porpora, Faggioli, Sarro. Soprano: Sunhae Im. Orchestra: Teatro del Mondo conducted by Andreas Küppers. 59:08 minutes CPO 555. 243-2 Recording Sendesaal Bremen, June 10-13 2018 (P) 2019