Diego Abatantuono in un’intervista ad Oggi ha parlato del suo film da poco uscito nelle sale Una notte da dottore, della sua carriera e del suo rapporto con i figli e la famiglia rispondendo anche a Gabriele Salvatores che l’ha definito uno dei più grandi attori in Italia dispiacendosi per il suo lato malinconico che non appare mai nei film a cui ha detto: “La commedia, specie se è brillante è amara, è il genere più difficile. I film drammatici li sanno fare tutti quanti”.



Diego Abatantuono ammette di aver rinunciato anche a diversi film per stare accanto ai suoi figli durante i loro periodi di vacanza: “Ora che ho 65 anni non ho il rimpianto molto diffuso tra i colleghi, di non aver vissuto appieno i miei ragazzi. Il mio orgoglio non scatta quando mi dicono: Che bel film che hai fatto, ma quando mi dicono: Ho conosciuto tuo figlio, è una persona di qualità”.



Diego Abatantuono e il lungo amore per la commedia

Durante l’intervista Diego Abatantuono ha parlato anche della sua recente avventura all’interno dello show di Cracco Dinner Club dedicando belle parole allo Chef che è stato criticato da Aldo Grasso per via della sua fissità: “Carlo è davvero simpatico, è stato perfetto, si è messo al servizio degli altri”.

Diego Abatantuono ama la commedia e la difende con tutte le sue forze, ritenendolo uno tra i generi cinematografici più difficili nonostante la scarsa considerazione che questo ha nei critici: “Il pregiudizio per cui un attore sa recitare solo se fa film cupi è una cavolata messa in giro dai critici, i film difficili per me sono stati Marrakach, Il barbiere di Rio… Quindi Checco Zalone è un pirla perché non ha fatto un film drammatico? Ma Zalone è un genio!” ribadendo: “Il comico è il talento, gli altri sono attori”.