Diego Abatantuono ospite di Rai Radio 2 nel corso del format “I Lunatici”, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, ha affrontato diversi argomenti, a partire dalla satira politica, tema caldo visto che oggi inizia il Festival di Sanremo 2020 e si potrebbe assistere a qualcosa di simile: “Io non ho quasi mai fatto satira politica, ma una volta i politici erano più seriosi, si prestavano di più alla presa in giro. Oggi sono molto divertenti, anche loro malgrado. L’asticella per fare satira è sempre più alta. Crozza è uno dei pochi che riesce a fare ancora satira“. Inevitabile parlare di Milan: “Non ho mai smesso di tifarlo, avevo fatto una provocazione dicendo che mi mettevo a tifare Atalanta, volevo mandare un messaggio. Posso avere una squadra e tifarla se ha una struttura societaria. Se tu hai un fondo, hai una banca. La banca è senz’anima. Non conosco nessuno che sia innamorato di una banca, a parte quelli che hanno il grano vero. Ho detto Atalanta perché mi sembrava l’immagine più facile da evocare“.



DIEGO ABATANTUONO: “NON VOGLIO BENE A TUTTI I FILM CHE HO FATTO”

Diego Abatantuono ha parlato anche della sua carriera: “Non voglio bene a tutti i film che ho fatto. In alcuni ho fatto molta fatica e mi sono rotto le scatole mentre giravamo. Però percentualmente sono sempre stato bene sul set. Non sono d’accordo con chi dice che sul set si deve soffrire. Io voglio star bene, ho una carriera che dura da 45 anni, mi piace star bene, divertirmi, anche quando lavoro. Per me il set è un bel posto. Possono capitare disagi, dovuti alla location, al tempo, al fatto che si lavora molto di notte. Ad esempio in Mediterraneo, fu meraviglioso stare in un’isola, con mare stupendo, in compagnia di gente di qualità“. Abatantuono ha parlato anche dell’eventualità di girare un terzo capitolo di Regalo di Natale: “Ho visto qualche settimana fa il secondo, mi è piaciuto tantissimo. Bisognerebbe chiedere a Pupi Avati. Spero che lo voglia fare, con lui lavoro molto volentieri, è una persona che ha un grande senso dell’umorismo, ci divertiamo, ridiamo, stiamo bene, non vedo l’ora che rifaccia una commedia anche brillante. Io amo sia i film drammatici che quelli comici, ma quelli comici brillanti mentre li fai c’è un clima molto piacevole. Siccome in questo periodo c’è poco da ridere, se ci divertiamo anche noi mentre facciamo un film non c’è niente di male. Il virus nato in Cina mi mette ansia. Noi italiani siamo molto fortunati, ma il mondo è vicino, sempre di più. Bisogna stare molto in campana. Quindi se mi diverto un po’ almeno mentre si lavora, sono ben contento“.

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