Diego Dalla Palma e il rapporto con i genitori. Il noto truccatore a “Verissimo” racconterà la sua vita con mamma Agnese e papà Ottavio, di cui in passato ha già argomentato in altre sedi televisive. In uno dei suoi libri, Dalla Palma ha rievocato la figura della madre e il suo legame con lei: un misto d’amore, ma anche di contrasti e conflitti, spesso scaturiti dalle carezze che lei gli ha più volte negato. Negli anni, tuttavia, Dalla Palma ne ha rivalutato gli insegnamenti e la lezione di vita, comprendendo che una mamma “può amarti moltissimo anche senza accarezzarti”, imparando da lei a trarre anche dalle esperienze più dure e difficili la capacità di guardare avanti e costruire quella bellezza interiore che ci consente di voler bene agli altri cominciando a voler più bene a se stessi.



Diego ha anche rivelato (la dichiarazione è stata ripresa da “La Domenica di Vicenza”) di avere sofferto molto per i suoi genitori, persone di vedute apertissime e molto spesso oggetto di frecciate velenose da parte dei loro compaesani. Infatti, un giorno sua mamma fu aggredita da una donna che le disse: “Ho sentito che tuo figlio è un pervertito”. La signora Agnese, tuttavia, le rispose con orgoglio: “A me invece hanno detto che tuo figlio è un mona e un imbriagòn. E sinceramente preferisco il mio pervertito che il tuo mona e imbriagon”.



Diego Dalla Palma e i genitori: la frase di papà Ottavio

Diego Dalla Palma ha peraltro anche approfondito la figura di papà Ottavio, che era solito ripetergli una frase specifica: “Se hai un ideale forte, vai avanti coraggiosamente fino alla morte, però di fronte all’ignoranza della gente, scappa. La vita è troppo corta per perder tempo frequentando gli ignoranti”. Una massima di cui Dalla Palma ha fatto tesoro, giungendo a etichettare l’ignorante come “colui che non si misura con la dimensione umana del vivere. Ignoranza non vuol dire mancanza di cultura”.



Da ultimo, un pensiero ulteriore ai suoi genitori: “Mia madre era una donna incolta, ma molto lungimirante, mentre mio padre era molto più intelligente di mia madre, anche se non sapeva né leggere né scrivere”.