Diego Dalla Palma abusato da un prete da bambino: il racconto
Diego Dalla Palma si è raccontato in Vivo, il podcast di Show Reel Studios in cui ha deciso di ripercorrere il suo lungo percorso di vita e di carriera. Il celebre costumista e scenografo ha iniziato a lavorare a Milano da giovane per poi diventare costumista della Rai ma, prima della grande opportunità lavorativa, ha affrontato diversi ostacoli. Intervistato dal Corriere della Sera, ha rivelato: “Ho affrontato tutte le burrasche, dalla povertà al bullismo, dai debiti all’isolamento“, ammettendo di sentirsi “un sopravvissuto alle bassezze umane“.
A segnarlo da adolescente furono in particolare gli abusi subiti da un prete del collegio Cavanis di Venezia, che alla fine decise comunque di perdonare: “Molte persone che sono state abusate non la condividono perché pensano che si debba essere intransigenti e implacabili. Io, però, credo che la misericordia sia un dono divino“.
Diego Dalla Palma, il coma e la miseria: “Non sarei tornato a casa da fallito“
Ma Diego Dalla Palma ha vissuto anche una brutta malattia da bambino, una meningite linfocitaria che l’ha portato al coma. Nel corso dell’intervista al Corriere della Sera il costumista ha così ricordato quel periodo: “Il coma ti trasporta in una dimensione che ha un che di meraviglioso. Dopo essermi svegliato, ero come imbronciato e spesso mi nascondevo nel bosco: il mio viaggio era stato talmente bello che quasi ci volevo tornare. Una cosa che faceva arrabbiare tantissimo mia madre“. Ma, ricordando gli albori della sua carriera, Dalla Palma ha affrontato anche la miseria quando, fa giovanissimo, si trasferì a Milano per cercare fortuna e le cose inizialmente non andarono nel verso giusto.
Tra porte chiuse in faccia e pochi soldi con cui vivere, il costumista rivela di essere arrivato anche al punto di prostituirsi: “L’ho fatto per mangiare, avevo i crampi per la fame. Non sapevo più dove andare. Purtroppo ero già avvezzo a dare il mio corpo in silenzio, per via di quel prete che aveva approfittato di me“. Prima del grande successo, Dalla Palma spesso mentiva ai genitori rassicurandoli di avere lavori stellari e incontri promettenti con persone influenti: “Lo facevo per amore, per pietà, per incoscienza. […] Ero stato talmente bullizzato e deriso che non sarei tornato a casa da fallito: piuttosto, mi sarei tolto di mezzo…“.