Il filosofo Diego Fusaro, intervenuto ai microfoni di “Radio Radio” nelle scorse ore, ha detto la sua sugli Stati Generali, in corso di svolgimento in questi giorni nella Capitale, commentando una fotografia che raffigura alcuni protagonisti della “nuova aristocrazia che si è data convegno a Roma, convocata dal nuovo re giallo-fucsia, Giuseppe Conte”. L’istantanea a cui fa riferimento Fusaro “ci offre uno spaccato di questo nuovo panfilo Britannia 2.0, utilizzato per aggirare ancora una volta la sede parlamentare. Un’assemblea in cui si decideranno le sorti dell’Italia, privatizzando e svendendo i beni pubblici. Ebbene, l’aristocrazia sta apertamente violando tutte le norme emergenziali che abbiamo visto protagoniste in questi mesi e che essa stessa ci imponeva con fare autoritario: dal distanziamento sociale alla mascherina. Effettivamente, l’unica persona a indossarla, sullo sfondo dell’immagine, è un usciere, “quindi uno che non appartiene alla divina classe”.

DIEGO FUSARO: “STA NASCENDO UN’OLIGARCHIA NEOFEUDALE”

Diego Fusaro, sempre nell’ambito del suo intervento sulle frequenze di “Radio Radio”, in riferimento ai componenti dell'”aristocrazia” ha commentato: “Loro sono gli eletti, coloro i quali impongono sena rispettarle le norme emergenziali a chi, come noi, sta in basso. Noi siamo la plebe, contagiata e contagiosa, da trattare con noia patrizia e sovrano disprezzo. La foto immortala in maniera macabra il distanziamento sociale tra i primi e gli ultimi, tra loro e noi. Perfino re Luigi XVI ebbe il buonsenso di convocare il popolo, il terzo Stato”. Fusaro, in chiusura, fa un riferimento al libro “1984” di George Orwell, evidenziando che, nel testo, il nemico pubblico numero uno della distopia totalitaria evoca il collettivismo oligarchico: “Ecco, questa che stiamo vivendo è un’oligarchia neofeudale, aristocratico-finanziaria. Poi, in basso, vi è un’immensa plebe, creata con il massacro del ceto medio. Si è prodotta, in questa maniera una vera e propria secessione dell’élite”.